Ad Ostrava con tanto ritmo e piena consapevolezza

Highlight: inutile girarci attorno, fino al momento della penalità di partita inflitta a Fiala, protagonista di un intervento scomposto a centro pista al 26’15”, la Svizzera tiene testa al Canada. Anzi, è in vantaggio con merito e a tratti dà la sensazione di essere la migliore squadra sul ghiaccio. Quei 5’ ci costano tanto. Due gol, sì, ma pure l’obbligo di riorganizzarsi in pista. Oltre al nostro migliore giocatore, perlomeno fino a quel momento. La speranza è che la sua sanzione non abbia ulteriori conseguenze a livello disciplinare. La sua assenza, specialmente in powerplay, si è sentita. Eccome.

Top player: detto di Fiala, che fa il bello e il cattivo tempo, la Svizzera intera gioca una partita di assoluto livello. A fare la differenza, allora, sono i dettagli. Come quelli che puniscono una giocata offensiva di troppo in inferiorità di Bertschy prima del 2-2 siglato da Cozens, come quelli che premiano un colpo di bastone di Thürkauf prima del momentaneo 2-1 di Loeffel. A proposito, il giocatore del Lugano da due partite a questa parte è in netta crescita. Basta riguardare l’azione che porta al rigore fallito da Andrighetto per accorgersene. Qualche scout dal Nordamerica avrà preso nota?

Time out: lo sguardo non va né all’ambiente in pista né alle curiosità della partita odierna. Lo rivolgiamo, questa volta, alla classifica e al calendario. La Svizzera, scivolata dal primo al terzo posto, sa che non potrà più raggiungere la vetta del Gruppo A e, dunque, che dovrà trasferirsi a Ostrava per i quarti di finale. L’avversaria? Una tra Stati Uniti, Germania e Slovacchia. La si attende con piena consapevolezza dei propri mezzi e la si affronterà reduci da due partite di ritmo e di livello. Nel 2022 (Francia e Germania) e nel 2023 (Cechia e Lettonia) non era stato così.