Non basta una Svizzera che tiene testa al Canada

Non si può rimproverare davvero nulla a questa Svizzera. Capaci di tenere testa a lungo al Canada, facendosi anche preferire nella prima parte d’incontro, i rossocrociati hanno conosciuto la prima sconfitta di questo Mondiale al sesto impegno. Il 3-2 in favore dei nordamericani, abili ad approfittare soprattutto di un’ingenua penalità di partita a Fiala, non complica più di tanto i piani della squadra di Fischer, che dovrà però spostarsi a Ostrava per disputare i quarti di finale. Complicazioni logistiche a parte, le sensazioni restano sicuramente positive e andranno confermate già martedì contro la Finlandia.

La partita tra imbattute del Gruppo A, che i rossocrociati hanno affrontato con la stessa formazione di ieri fatta eccezione per il cambio tra Fora (dentro) e Jung (fuori), ha rispettato da subito le attese. In un primo periodo dall’intensità fin qui mai vista a portarsi avanti sono stati i nordamericani con Cozens, che in powerplay all’1’42” ha approfittato di un disco rimasto lì nello slot. La Nazionale, inizialmente un po’ troppo rispettosa, ci ha impiegato solo qualche minuto per alzare i giri del suo motore, pervenendo al pareggio pure in superiorità numerica con Fiala all’11’15” (Binnington non perfetto) prima che Josi salvasse sulla linea il nuovo vantaggio canadese.

Il secondo periodo è stato quello che ha regalato le principali emozioni. Avanti per la prima volta con il tiro dalla blu di Loeffel al 25’03”, bravo a sfruttare il grande traffico davanti alla porta e l’ottimo lavoro preparatorio di Thürkauf, la Svizzera ha pagato a caro prezzo il già citato intervento scomposto a centro pista di Fiala, che ha generato una bagarre generale ed è stato punito con 5’ più penalità di partita. Di quel momento ne hanno approfittato di nuovo Conzens (splendido tiro al 28’46”) e Paul (30’39’), quest’ultimo in gol dopo un rigore fallito da Andrighetto. Perso il suo uomo migliore e costretta a ridisegnarsi in pista, la Nazionale nel terzo tempo non ha perso di verve ma di precisione, tradita da un powerplay che ha fatto cilecca in due occasioni prima dell’assalto a 6 contro 5.