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Arcobello-Fazzini, c’è vita oltre alla prima linea

Lugano a corto di energie ma con un Koskinen in crescita costante

  • 5 febbraio, 09:03
  • 5 febbraio, 15:34
Mark Arcobello

Doppietta contro l'Ajoie per l'ex capitano

  • Keystone
Di: Paolo Laurenti

Paradossalmente è stato migliore il Lugano visto all’opera a Zurigo e contro il Davos rispetto a quello tornato con i tre punti da Porrentruy. L’impressione è che i bianconeri siano arrivati all’ultima pausa per la Nazionale un po’ scarichi a livello di energie mentali. Comprensibile e fisiologico dopo i tanti infortuni che hanno colpito la squadra di Luca Gianinazzi. Koskinen e la difesa – al netto di qualche leggerezza individuale – hanno garantito una certa solidità. È mancato in settimana un pizzico di incisività nel gioco offensivo (in parte ritrovata contro l’Ajoie). Il powerplay rimane un tasto dolente.

** Mikko Koskinen: il portiere dei bianconeri, tornato in auge grazie all’infortunio di Schlegel, è in crescita. Non è ancora in versione muro come nel finale della scorsa stagione, ma sta dando un sostanziale contributo in termini di solidità.

* Mark Arcobello: c’è vita oltre alla prima linea! In settimana la coppia Arcobello-Fazzini ha segnato 4 delle 7 reti bianconere. Lo statunitense risulta inoltre sempre prezioso nell’economia del gioco e a Porrentruy rimpolpa il suo bilancio di punti con la 24a doppietta in Svizzera. Da applausi la seconda rete con il disco agli incroci.

- John Quenneville: battuta scontata, ma la proponiamo ugualmente: alla 15a presenza in bianconero il canadese contro l’Ajoie ha trovato il suo primo gol… però nella porta sbagliata. Scherzi a parte, a Porrentruy gli va riconosciuta una lucida gestione del disco in occasione del 2-4 di Arcobello, tornando così a firmare almeno un assist (dopo 4 partite a secco di punti), ma la casella delle reti segna ancora tristemente lo 0.

-- powerplay: rimane un grosso cruccio. Il gioco in superiorità numerica nel 2024 ha prodotto due sole reti e i quintetti di powerplay spesso hanno palesato problemi anche nell’entrare nel terzo avversario. I 13 giorni di pausa – e in vista della volata finale – dovranno servire anche per allenare questa situazione speciale.

Rete Uno Sport

Rete Uno Sport 05.02.2024, 07:15

Legato a Rete Uno Sport 05.02.2024, 07h30

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