Ci vogliono gli Aviatori per riportare in quota il Lugano

Vincere, a prescindere dalla qualità della prestazione. Dopo tre passi falsi in serie, e prima dell’ampia pausa dedicata alla Nazionale, il Lugano non doveva sostanzialmente fare altro. Ecco perché - malgrado lo spettacolo offerto non sia stato dei migliori, lo precisiamo subito - il 3-1 sul Kloten fa la felicità di tutti nell’ambiente bianconero. Sì, questa essenziale boccata d’ossigeno consente di archiviare col sorriso il fitto blocco d’inizio campionato (21 sfide, per una media di 1,52 punti a uscita): nel break di quasi due settimane si tratterà ora di correggere quegli aspetti sicuramente ancora migliorabili, ne è un esempio la disciplina difensiva, per avvicinarsi ai piani alti.

Alla ricerca del caro, vecchio equilibrio perduto (d’altronde sarebbe irragionevole sperare d’imporsi concedendo quattro gol a partita, come accaduto nelle precedenti tre), coach Gianinazzi ha provato a lanciare nuovi tipi di impulsi. Confermati sì i sei stranieri di movimento, ma non le linee ammirate ieri sera, con l’ovvia eccezione del superblocco Carr-Thürkauf-Joly. Va detto: i cambi iniziali sono comunque parsi tutt’altro che brillanti, ragion per cui in pochi - tra il… poco pubblico - avrebbero immaginato che il primo tempo potesse chiudersi addirittura sul 3-0 locale. Un parziale certo agevolato da due grossolani errori zurighesi, cinicamente sfruttati dal rientrante Patry (al primo centro stagionale) e da Morini (al secondo) per incanalare presto l’incontro sui binari voluti. Senza in ogni caso tralasciare i meriti bianconeri, evidenti nell’azione - davvero apprezzabile - che ha visto aggiungersi al festival dei marcatori insoliti qualcuno abituato a lavorare nell’altro slot, Mirco Müller (a digiuno da oltre due anni).

Il triplo svantaggio non ha tuttavia indotto Kellenberger e compagni ad alzare bandiera bianca, anzi: nei secondi 20’ si è così manifestata una reazione a tratti anche veemente. Buon per i sottocenerini che un po’ per imperizia altrui, un po’ per la bravura di Schlegel, i danni si siano limitati al 3-1 di Loosli, tutto libero di insaccare su rebound. Nel periodo conclusivo, forti delle due reti di margine, i padroni di casa hanno allora potuto dedicarsi alla gestione del risultato senza forzare i ritmi, respingendo con successo altresì gli ultimi, disperati assalti avversari in superiorità numerica.

Legato a Sport e Musica 04.11.2023