Con Wolf capobranco il Lugano stana due volte l’Orso

In natura il corvo poco può contro la forza dell’orso, ed allora ecco che ha deciso di affidarsi al lupo per andare a caccia grossa. Così ha fatto il Lugano, che per due volte ha trovato in Wolf un eroe inatteso per decidere la doppia sfida del weekend contro il Berna. Due successi frutto di sacrificio (il primo) e carattere (il secondo), che proiettano i bianconeri al quinto posto.

*** Bernd Wolf: tre gol (di cui due game-winning goal), due assist, ma anche uscite dal terzo precise e la solita grinta. Un weekend praticamente perfetto per il difensore numero 32, cresciuto esponenzialmente nella sua esperienza a Lugano e diventato uno dei cardini della retroguardia di Gianinazzi. È un peccato pensare che a fine stagione lascerà il club.

** Michael Joly: fornisce l’highlight del fine settimana con la giocata che porta il Lugano sul 2-0 alla Postfinance Arena. Un mix di tecnica e potenza, unito ad un lavoro a tutta pista. Ogni tanto eccede, ma sa essere anche maledettamente concreto. Ah, e le reti in stagione sono già 16.

* Niklas Schlegel: l’errore sul pareggio del Berna alla Cornèr Arena, quando legge male un rimbalzo malandrino del disco, non ha inficiato due prove maiuscole del portierone, che quando affronta il suo vecchio club alza sempre la saracinesca. Il numero 34 ha sfoderato diversi big saves nei 120’ giocati, tenendo in piedi la squadra in più occasioni.

- il powerplay: i 4’ nel terzo tempo di sabato contro il Berna sono l’esempio di come non si gioca in superiorità numerica. Il Lugano ha un problema evidente quando gioca con l’uomo in più: i bianconeri non hanno ancora segnato in powerplay nel 2024 per un totale di 7 partite, 40’08” e 21 situazioni di superiorità. Questo dimostra la bontà del gioco a 5 contro 5 della squadra di Gianinazzi, ma ai playoff, quando gli spazi sono più stretti, le situazioni speciali fanno la differenza. Urgono provvedimenti.

Legato a Rete Uno Sport del 22.01.2024, 07h30