Hockey

Con un bel terzo tempo il Lugano onora al meglio la memoria di Geo

Successo in rimonta 4-3 sull’Ajoie in un match dai grandi contenuti emotivi

  • Ieri, 22:29
  • 2 ore fa
Lugano

L'esultanza di Carr e Zohorna

  • Keystone

4 - 3

2-1

0-2

2-0

Lugano

Ajoie

  • 1'

    Joly

  • 6'

    Zohorna R.

  • 41'

    Carr

  • 46'

    Arcobello(PP)

  • 2'

    Veckaktins

  • 22'

    Veckaktins

  • 25'

    Brennan

Non poteva essere una partita come tutte le altre, la prima giocata in quella che fu la Resega dopo la morte di Geo Mantegazza. E infatti il match ha portato con sé una carica emotiva enorme, sprigionatasi durante un prepartita in cui il pubblico bianconero - accorso in massa sugli spalti e autore di una coreografia da brividi - ha ringraziato commosso e salutato un’ultima volta il proprio Presidentissimo. Che da lassù avrà sorriso vedendo il Lugano conquistare i tre punti, seppur con una prestazione tutt’altro che eccelsa, contro l’Ajoie. Una vittoria per 4-3 frutto di un grande reazione nel terzo tempo, il modo migliore per onorare la memoria di colui che ha cambiato per sempre la storia del club.

Scesa in pista con una maglia commemorativa tutta nera - tranne che per delle bande verdi sulle spalle a ricordare l’iconico maglione del compianto Geo - e raffigurante il vecchio logo sul petto, la formazione di Gianinazzi nel primo minuto di gioco ha mostrato il proprio meglio e il proprio peggio: dapprima Joly ha infilato su azione insistita di Zohorna (inserito con i canadesi in un terzetto che ha trascinato i sottocenerini), poi pochi secondi più tardi un erroraccio di Mirco Müller ha portato al pareggio dell’ex U20 bianconero Veckaktins. Alti e bassi che si sono protratti per quasi tutto il confronto, in cui l’esordiente (e ottimo) Huska ha dovuto più volte togliere le castagne dal fuoco ai compagni, troppo molli e svagati davanti allo slot. Non sorprende allora che, dopo il nuovo vantaggio a firma Zohorna, a inizio periodo centrale i giurassiani abbiano trovato due reti in rapida successione proprio grazie al troppo spazio loro concesso. Un uno-due che ha costretto il coach luganese a chiamare il timeout.

Il richiamo verbale non ha sortito completamente gli effetti sperati, perché il Lugano ha sì preso in mano il controllo del gioco ma ha portato pochi pericoli effettivi dalle parti di Ciaccio. Tolta una traversa di Carr e qualche scorribanda di Sekac infatti gli ospiti hanno gestito in maniera tutto sommato agevole il 3-2 a loro favore, almeno fino alle prime battute del terzo tempo quando lo stesso Carr si è sbloccato dopo 6 partite di digiuno, impattando di nuovo il match. Il gol ha dato nuova linfa ai bianconeri, che 5’ più tardi in powerplay hanno trovato il terzo vantaggio di serata con Arcobello e sembravano aver chiuso i conti poco dopo con Fazzini, la cui firma è però stata cancellata da un offside. Nonostante qualche brivido e un arbitraggio ampiamente al di sotto della sufficienza, i sottocenerini sono riusciti a resistere agli assalti finali degli uomini di Wohlvend portando a casa un successo arrivato grazie a tanto lavoro e poco sfarzo. In pieno stile Geo.

25:39

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