Il Lugano è salvo. È questa la notizia principale che arriva da Porrentruy, l’unica vera buona novella di questa stagione angosciante finalmente mandata agli archivi. L’Ajoie infatti anche in gara-6 ha venduto carissima la pelle, costringendo i bianconeri a un’altra battaglia infine vinta per 2-1 nonostante l’ennesima prestazione tutt’altro che memorabile. Verrà ora il tempo delle analisi per un’annata disastrata, chiusasi con una nota quasi romantica: diciannove anni fa un Peltonen regalava ai sottocenerini l’ultimo titolo della propria storia, oggi un altro Peltonen - il figlio Jesper - ha permesso alla truppa di Krupp di evitare il pericolosissimo spareggio di promozione/relegazione contro il Visp.
Sull’onda lunga del convincente successo di due giorni fa, i sottocenerini hanno messo sotto i padroni di casa senza però riuscire a rendersi effettivamente pericolosi. Tolto un palo di Carr infatti, Conz non ha quasi mai dovuto compiere interventi difficili visto che Thürkauf e compagni hanno sì tenuto i giurassiani nel loro terzo ma senza trovare spazi all’interno dello slot. Ci è così voluto un powerplay per sbloccare il punteggio: Aebischer con un tiro sporco dalla blu ha trovato il pertugio giusto mettendo la partita sui binari giusti per i ticinesi. O almeno così sembrava, perché la spinta del Lugano si è affievolita a inizio secondo periodo e l’Ajoie, fin lì apparso chiaramente sulle gambe, ha ritrovato vigore, spinto anche dal proprio infuocato pubblico.
Pubblico che da lì a poco ha pure potuto gioire per il pareggio dei propri beniamini a firma Bellemare, ovviamente con l’uomo in più. L’1-1 ha dato ulteriore coraggio agli uomini di Ireland e Huska ha dovuto superarsi in più occasioni per mantenere il risultato in equilibrio fino alla seconda pausa. Al rientro dagli spogliatoi per il decisivo terzo periodo i luganesi hanno ripreso a macinare gioco, ritrovando il vantaggio - come accennato - con Peltonen, aiutato da una deviazione di Thiry nello slot. Colpito un’altra volta l’Ajoie non ha comunque ceduto e fino all’ultimo ha tenuto in ansia la retroguardia ospite, anche perché il Lugano non è riuscito a trovare il punto della sicurezza. Si è così dovuto attendere la sirena per poter finalmente festeggiare l’agognata, difficilissima quarta vittoria della serie, che ha interrotto in maniera definitiva un calvario iniziato mesi fa e continuato fino a stasera.

A tutto hockey
A tutto Hockey 25.03.2025, 23:30

NL, l’intervista a Luca Fazzini (25.03.2025)
RSI Sport 25.03.2025, 22:52
Legato a Sport e Musica del 25.03.2025