Come nella scena finale de “L’Attimo Fuggente”, il Lugano sale sui banchi di scuola e urla a pieni polmoni: “O capitano, mio capitano”. Thürkauf ha dimostrato una volta di più nella settimana bianconera di essere la guida, il faro e il traino della formazione sottocenerina, uscita da una settimana iniziata nel peggiore dei modi con quattro punti. La prova sottotono del derby è stata subito cancellata dalla grande partita contro il Losanna, che lancia al meglio il rush finale verso i playoff.
*** Calvin Thürkauf: stiamo finendo gli aggettivi per descrivere la stagione del 26enne. Il capitano bianconero è onnipresente, domina sia a livello fisico che di gioco, oltre ad avere una produzione offensiva fuori dal normale (siamo a 52 punti - con 22 gol - in 43 partite!). Quando ha il disco succede sempre qualcosa ed è quasi impossibile da contenere. Se poi a fianco ha i “compagni di merende” Joly e Carr, poveri gli avversari.
** Jesper Peltonen: per solidità e personalità probabilmente l’acquisto più importante dei bianconeri e forse dell’intero campionato per quel che riguarda la difesa. Il figlio di Ville è ormai un pilastro della retroguardia del Lugano, non sbaglia quasi mai e dà sicurezza a tutto il reparto.
* Jeremi Gerber: aver definito il suo futuro, un po’ come successo a Wolf, sembra averlo tranquillizzato. Ed infatti in questa settimana il numero 43 ha mostrato le cose migliori dal suo arrivo a Lugano, con tanta fisicità ed energia ripagate da una bellissima rete contro il Losanna.
--- Arttu Ruotsalainen: la pazienza di tutti i tifosi bianconeri sembra essere terminata. Schierato solo nel derby, il finlandese è riuscito nell’impresa di trascinare nella mediocrità anche un funambolo come Joly. La sua settimana verrà ricordata solo per la bastonata rifilata a Spacek dopo il gol. Aveva un’ultima chance per convincere Gianinazzi e l’ha sprecata malamente.
Legato a Rete Uno Sport del 29.01.2024, 07h30