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Il Lugano punta sulla prima linea, l’Ambrì sulla solidità

Le ticinesi a confronto in vista della doppia sfida dei play-in

  • 6 marzo, 09:42
  • 6 marzo, 11:57
Derby

Sarà grande battaglia

  • Keystone

Portieri e difesa

Juvonen e Conz all’occorrenza hanno garantito prestazioni costanti che hanno dato sicurezza e sostegno a tutto l’impianto difensivo dei biancoblù. In assenza di Schlegel, il peso della porta bianconera è invece tutto sulle spalle di Koskinen. Il partente finlandese ha alternato grandi parate a momenti di insicurezza. Il duello in porta dipenderà molto quindi dal volto che mostrerà il 35enne finnico. In difesa la presenza di Virtanen e Heed, con in più l’opzione McIsaac, garantisce solidità ai leventinesi. Sul fronte luganese, con LaLeggia ormai accantonato, ci si basa soprattutto su Mirco Müller.

Attacco

Il Lugano non può prescindere dalla forza offensiva della propria prima linea: Thürkauf, Carr e Joly hanno realizzato 65 dei 162 gol dei bianconeri in stagione (oltre il 40%!), con il capitano dei sottocenerini a guidare tutta la truppa di Gianinazzi dall’alto dei suoi 60 punti che gli sono valsi il secondo posto nella classifica marcatori. Il problema semmai sta nel contributo degli altri: tolti Fazzini ed Arcobello (16 e 14 gol) la produzione cala vertiginosamente. Diversa invece la situazione dei leventinesi, dove ben otto giocatori sono arrivati in doppia cifra per reti realizzate (e Kneubuehler si è fermato a 9). La pericolosità dell’Ambrì sta soprattutto nella capacità di poter far male con tanti giocatori, ed avere diverse opzioni potrebbe rivelarsi un vantaggio in queste situazioni.

Stranieri

Già detto della fantastica produzione offensiva della prima linea bianconera con Carr e Joly, l’Ambrì può invece contare sull’ottima intesa tra Spacek e Dauphin delle ultime partite. La differenza verrà dunque fatta anche dai “comprimari”. Arcobello ha dimostrato di poter ancora essere decisivo, mentre Quenneville si è finalmente sbloccato. Dall’altra parte Lilja è tornato al gol dopo ben otto partite d’astinenza, ma lo svedese si è fatto apprezzare anche per la mole di gioco prodotta ed il lavoro sporco fatto a tutta pista. Senza dimenticare l’apporto dei due “imports” in retrovia, cosa su cui i bianconeri (a meno di sorprese da parte di LaLeggia e Tennyson) non possono contare.

Situazioni speciali

A livello di boxplay entrambe le squadre hanno avuto più o meno lo stesso rendimento, attestandosi come penultimo (Lugano) e terzultimo (Ambrì) penalty killing della lega. Il powerplay invece è diametralmente opposto: quello dei leventinesi gira ottimamente già da inizio stagione e con una percentuale di riuscita del 22,15% è il terzo del campionato. Male invece nell’esercizio i bianconeri, con solo il 16,57% ed in generale una difficoltà che dura da diverso tempo sia nell’entrata in zona che nella circolazione del disco. Negli scontri diretti? Tre gol in 10 superiorità numeriche per l’Ambrì, 4 in 15 per il Lugano.

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Legato a Rete Uno Sport del 06.03.2024, 07h15

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