Il Lugano rialza la testa nella tana degli Orsi

Il miglior inizio di partita della stagione ha permesso al Lugano di tornare a festeggiare e a muovere la classifica dopo un digiuno che durava da quattro partite. Sorretti da uno Schlegel in grande spolvero, i bianconeri hanno espugnato la PostFinance Arena grazie al 3-1 sul Berna. Alla truppa di Gianinazzi, tornata in zona play-in, hanno fatto decisamente bene i rientri di Dahlström, sebbene a tratti un po’ impreciso in fase d’impostazione, e soprattutto di Zohorna, autore del game-winning goal in shorthand a tu per tu con Reideborn.

Tanto splendido quanto dirompente, come detto, l’avvio di partita degli ospiti. Per merito di Joly, freddo e reattivo nello slot, e del rientrante Zohorna in shorthand i sottocenerini si sono ritrovati in vantaggio di due reti, come non accadeva da sette incontri, dopo appena 4’18”. Reduci da una sola vittoria nelle ultime cinque, i padroni di casa non hanno però accusato il colpo e hanno proseguito con il loro piano partita. I ticinesi sono comunque riusciti a coprire bene lo slot davanti a Schlegel, il quale ci ha pure messo tanto del suo per mantenere invariata la distanza tra le due squadre.

Il doppio vantaggio è così rimasto tale fino a oltre metà confronto, quando una penalità per ritardo di gioco che non era da fischiare sul conto del portiere numero 34, il cui alleggerimento terminato in tribuna è stato deviato da Sablatnig, ha permesso agli Orsi di dimezzare lo scarto in powerplay. Alla rete del top scorer del campionato Czarnik non ha tuttavia fatto seguito il punto del pareggio (era arrivato a 76” dal termine ma è stato annullato per impedimento sul portiere), bensì il gol a porta vuota dell’ex Arcobello e così il Lugano ha potuto dare il via ai festeggiamenti per la seconda vittoria in trasferta su sette.

Legato a Sport e Musica del 29.10.2024