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Il Lugano segua l’esempio del Fazz per ritrovarsi

La prima metà stagione vede pochi sufficienti e tante bocciature

  • Ieri, 10:58
Fazzini

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Di: Diego Medolago 

Il derby che ha chiuso il 2024 ha portato una ventata d’aria fresca necessaria in casa Lugano, dopo un periodo talmente buio che nemmeno le luci natalizie sono riuscite a illuminare. Scavallata la metà stagione i bianconeri sono penultimi e - seppur in ripresa - hanno denotato grandi lacune un po’ dappertutto: in attacco, in difesa, alla transenna e... ai piani alti. La scelta di tenere Gianinazzi è forte e coerente. Solo il tempo dirà se sarà stata pure quella giusta, intanto per uscire dalle sabbie mobili seguire il 17.

++ Luca Fazzini: capitano “in absentia” di Thürkauf, il Fazz ha provato a tracciare la via ai compagni con prestazioni tutte grinta e voglia, ma spesso e volentieri a vuoto. Oltre alle 14 reti segnate il numero 17 ha convinto per abnegazione e spirito di sacrificio. Se la squadra avesse metà della sua attitudine il Lugano non sarebbe nella situazione in cui è ora.

+ Michael Joly/Mark Arcobello: il casco giallo che porta è stato spesso un unico faro di speranza per i bianconeri. Le giocate del canadese sono state tra le poche cose che hanno portato sorrisi ai tifosi, e poco male se ogni tanto si intestardisce. L’americano dal canto suo a 36 anni d’età sta dimostrando una volta di più tutta la sua classe ed esperienza, unite anche a una buona produzione offensiva.

- Daniel Carr: dov’è finito il cecchino implacabile degli ultimi campionati? Il canadese non solo ha avuto le polveri bagnatissime in questi primi mesi, ma è spesso risultato essere anche dannoso in difesa con penalità inutili e posizionamenti errati. È in scadenza di contratto, nei prossimi mesi dovrà dimostrare di meritarsi il rinnovo.

-- David Aebischer: da speranza a delusione nel giro di pochi mesi. Il numero 26 doveva essere la guida sulla blu della formazione sottocenerina, ma la dura realtà è un’altra: impacciato, lento, praticamente mai pericoloso al tiro. E dietro gli errori non si contano.

--- Hnat Domenichelli/Luca Gianinazzi: il primo ha allestito una squadra con evidenti lacune, dall’ennesimo difensore straniero sbagliato all’arrivo di Huska senza una ragione plausibile. Il secondo ha invece denotato diversi limiti nella gestione del gruppo e in alcune scelte, sia tattiche che di formazione. Nel 2025 entrambi dovranno dimostrare di poter uscire dal vortice negativo in cui sono finiti, altrimenti la loro avventura potrebbe concludersi anzitempo.

---- Calle Dahlström: assolutamente inadeguato per la National League. Giunto a Lugano per dare stabilità alla difesa, lo svedese è stato per la maggior parte del tempo impresentabile, commettendo errori su errori. Finora uno dei peggiori stranieri difensivi passati a sud del Ticino.

16:46

A tutto Hockey

A tutto Hockey 23.12.2024, 23:15

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Il commento sul terzo derby stagionale (Radiogiornale 24.12.2024, 09h00)

RSI Sport 24.12.2024, 08:06

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