Hockey

Il primo back-to-back bianconero si chiude in malo modo

Dopo 30’ di dominio sterile, il Lugano perde la bussola a Friborgo

  • Ieri, 21:57
  • 2 ore fa
Friborgo-Lugano

Imbrigliati

  • Keystone

4 - 0

1-0

1-0

2-0

Friborgo

Lugano

  • 2'

    DiDomenico

  • 31'

    Schmid

  • 58'

    De la Rose(SH,EN)

  • 59'

    Schmid(SH,EN)

Il Lugano può ritenersi soddisfatto soltanto a metà del primo back-to-back stagionale. Sia in termini puramente numerici, visti i tre punti guadagnati sui sei disponibili, sia per la qualità del gioco espresso: aver dominato il Friborgo per metà partita, peccando però in fase realizzativa, accresce solamente il rammarico, perché il bottino pieno era assolutamente alla portata in questo weekend dedicato alle ultime due della classe. Un weekend che si è invece chiuso col 4-0 della BCF Arena, risultato sì bugiardo, eppure emblematico di difficoltà che, purtroppo, non sono nuove.

Al ritorno sul ghiaccio dopo un turno di riposo, per quella che è stata la modifica più significativa rispetto al match della vigilia, Schlegel ha subito dovuto rimandare a nuova data l’appuntamento con il primo shutout stagionale. L’imbattibilità serale del numero 34, infatti, è durata la miseria di 66”, il tempo impiegato da DiDomenico per insaccare da sottomisura approfittando di una certa passività avversaria. L’immediato svantaggio non ha però scompaginato i piani bianconeri, anzi: fino alla mezz’ora, di fatto, in pista si è vista soltanto una squadra, per l’appunto quella di Gianinazzi.

Tra pali (Arcobello), aste (su disco partito dal bastone di Guerra) e disparate occasioni mancate, il pari non si è tuttavia materializzato, fino alla classica beffa. Così dal nulla, totalmente contro l’andamento del gioco, Fazzini e compagni hanno incassato un’ulteriore mazzata, il 2-0 di Schmid (30’17”), con conseguente “spegnimento del sistema”. E neanche il powerplay l’ha in qualche modo riavviato: le quattro situazioni favorevoli a cavallo della seconda pausa, difatti, sono andate agli archivi con un nulla di fatto. Nell’ultima di esse, giocata in sei contro quattro, De la Rose ha semmai fatto calare definitivamente il sipario, prima del punto esclamativo posto (ancora) da Schmid. Per il Lugano, invece, neanche il gol della bandiera, ed è una triste prima: sì, perché nei precedenti dieci incontri i sottocenerini non erano mai rimasti a secco.

01:50

NL, l’intervista a Luca Gianinazzi (19.10.2024)

RSI Sport 19.10.2024, 22:30

02:58

NL, l’intervista a Marco Müller (19.10.2024)

RSI Sport 19.10.2024, 22:11

Legato a Sport e Musica 19.10.2024

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