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In un finale dalle mille emozioni il primo derby va all’Ambrì

Alla Gottardo Arena regna l’equilibrio, Lugano superato con un tirato 2-1

  • Ieri, 22:22
  • 2 minuti fa
De Luca

La decide De Luca

  • Ti-Press

2 - 1

1-1

0-0

1-0

Ambrì Piotta

Lugano

  • 9'

    Kubalik(PP)

  • 53'

    De Luca

  • 13'

    Ma.Mueller

Di: Federico Fiorito 

Il primo derby di alta classifica da oltre 10 anni a questa parte, il 256o nella storia, è andato all’Ambrì che si è imposto con un tiratissimo 2-1 sul Lugano e vola al secondo posto in solitaria a tre lunghezze dallo Zurigo capolista. Un derby tra due squadre che, nonostante il carico emotivo del match, sono riuscite a mostrare di essere in buona salute dando vita a una partita spettacolare, equilibrata e aperta fino allo squillo della terza sirena. In una Gottardo Arena gremita in ogni ordine di posto - e che ha osservato un emozionante minuto di silenzio in memoria di Geo Mantegazza - ad esaltarsi sono stati soprattutto il recuperato Schlegel da una parte e Senn dall’altra, il cui impiego ha liberato di nuovo un posto per Lilja nel line-up.

Contrariamente a quanto ci si potesse aspettare a partire più forte sono stati i sottocenerini con una conclusione subito dopo 29” di Marco Müller e altri tentativi pericolosi di Arcobello e Sekac nel giro di pochi cambi. La forte pressione ha portato i padroni di casa a rifugiarsi presto in liberazione vietata e ad incappare nella prima penalità della partita al 5’25” per il crosscheck di Kostner ai danni di Mirco Müller. Ma proprio in boxplay i leventinesi hanno trovato le giuste sensazioni, facendo quadrato e, dopo un tiro di Joly, ristabilendo la parità numerica con Virtanen che ha costretto Alatalo all’ostruzione al 6’55”. Nel successivo powerplay è poi arrivato il gol che ha sbloccato la sfida, firmato da Kubalik, il cui tiro-appoggio, forse deviato da Guerra, forse da Landry, ha sorpreso Schlegel. Da lì in poi il derby si è aperto e si è fatto più equilibrato con scorribande pericolose da ambedue le parti e, dopo i tentativi di Sekac e Fazzini, Marco Müller ha trovato il pareggio, facendosi trovare tutto solo sottoporta dopo l’ottimo lavoro di Joly e Carr su un disco colpevolmente lasciato libero da Senn.

Il bello spettacolo di due squadre che stanno vivendo un ottimo momento di forma è andato spegnendosi in un periodo di mezzo frastagliato, in cui ha cominciato a sopraggiungere un po’ di nervosismo e nel quale, a vibrare, sono stati soprattutto i ferri delle gabbie dei due portieri. Il primo lo ha colpito al 5’ Fazzini, tra i più vivaci dei suoi, il secondo Maillet in un finale di tempo chiuso dall’Ambrì in avanti e in powerplay. Dopo la seconda pausa, dalla quale Dahlström non è più rientrato sul ghiaccio, e dopo una bagarre tra Carr e Grassi, la partita ha ripreso le sembianze dei primi 20’ e a passare in vantaggio sono stati nuovamente i sopracenerini al 52’19” con l’ottima combinazione sull’asse Heim, Pestoni e De Luca, ma solo dopo un gol annullato al numero 18, dopo video review, per un’entrata scorretta nel terzo. E la stessa sorte, ad immagine del totale equilibrio visto in pista, è capitata a Joly, che si è visto cancellare l’immediato pareggio nemmeno un minuto più tardi. A due minuti dalla fine Gianinazzi ha richiamato Schlegel in panchina per tentare l’assalto finale in cui però sono stati i biancoblù ad andare più vicini al terzo gol con Bürgler, che ha colpito un palo clamoroso, e Pestoni, che ha sparato fuori da pochi passi.

18:17

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Legato a Sport e Musica 11.10.2024

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