L’Ambrì cede solo nel finale alla capolista Losanna

Stavolta non è bastato all’Ambrì giocare alla pari con l’avversario per portare a casa dei punti. Opposti alla capolista Losanna nel match che ha sancito le 900 partite da presidente del numero 1 Lombardi, i biancoblù hanno nuovamente proposto una prova gagliarda e certamente non inferiore a quella dei vodesi, ma hanno dovuto cedere nel finale sotto i colpi del powerplay degli ospiti per 4-2. Nonostante il ko, Cereda può comunque essere soddisfatto perché DiDomenico e compagni avrebbero meritato di portare a casa almeno un punto. Invece, gli uomini di Ward hanno dimostrato perché capeggiano la graduatoria di National League, dando prova di grande cinismo e capacità di sfruttare i momenti decisivi.

Con Douay al posto di Muggli e Hedlund come 13o attaccante, i biancoblù hanno affrontato senza paura la prima della classe, mettendo anche in difficoltà i vodesi in diverse circostanze. Dal canto loro gli uomini di Ward hanno dimostrato tutte le loro qualità, rendendosi pericolosi in ogni sortita offensiva. Ne è nato un primo tempo intenso, dove Juvonen si è esaltato in un paio di occasioni prima di capitolare sulla deviazione beffarda di Prassl. Il gol subito non ha però scosso le convinzioni dei padroni di casa, riportatisi dapprima subito sull’1-1 con De Luca (tornato al gol dopo più di due mesi) e poi andati vicinissimi al ribaltone, ma il tiro di Heim si è spento sul palo.

L’equilibrio è continuato anche nel periodo centrale, con gli uomini di Cereda a manovrare maggiormente dalle parti di Pasche e il Losanna a ripartire in contropiede. La riprova di questo canovaccio è arrivata intorno a metà incontro, quando dapprima Virtanen ha scheggiato la traversa e sul ribaltamento di fronte Rochette ha costretto Juvonen al big save per mantenere la parità. Parità che sembrava poter rimanere tale anche al 60’, perché dopo il primo vantaggio di serata per l’Ambrì firmato Landry agli ospiti sono bastati 24” per rimettere le cose a posto grazie al gran tiro di Jäger. Invece, quando all’orizzonte si stava già defilando il 21o overtime stagionale con conseguente record in solitaria, il powerplay vodese ha colpito di nuovo con Raffl, abile ad andare lì dove fa più male - ossia nello slot - per infilare da sotto misura il game-winning goal. Sì, perché l’assalto finale a porta sguarnita non ha portato al 3-3, con Rochette che ha invece chiuso i conti a pochi secondi dal termine.

Legato a Sport e Musica del 25.01.2025