Era un importante esame di maturità, ma l’alunno Ambrì, al posto di festeggiare, è rimandato quantomeno a domani, con il vantaggio di conoscere un po’ meglio la materia. La bocciatura, in realtà, pare decisamente severa: nel primo atto del back to back col Bienne, i biancoblù avrebbero difatti meritato di più. Sì, di più degli zero punti derivanti dal 3-2 finale, risultato che frena la rincorsa alla zona playoff e, nel contempo, premia i Seeländer con il sorpasso al nono posto, in attesa della pronta rivincita.
Prima di dare inizio alle ostilità - malgrado il pungente gelo esterno - la serata leventinese si è aperta in un clima caldo e di entusiasmo diffuso, visti soprattutto i recuperi di Formenton (rimessosi dunque in tempo) e De Luca, il vincitore del ballottaggio a tre per il ruolo di 13o attaccante. Tali sensazioni si sono però trasformate in paura quando gli ospiti, proprio sotto la curva avversaria, hanno iniziato a bersagliare uno Juvonen che ha davvero dovuto metterci del suo per mantenere la gabbia inviolata almeno fino al 20’. Molto meno impegnato, dall’altro lato della pista, il collega e connazionale Säteri, spaventato soltanto sul finire di tempo: prima da una doppia occasione targata Lilja, poi dal palo di Virtanen.
Da qui via, il canovaccio della gara è mutato. Tutt’altra storia, appunto, nel periodo centrale, dove Grassi e compagni sono riusciti ad aumentare il ritmo delle operazioni fino a imporsi sul piano del gioco. Peccato solo che il tanto caro powerplay, prima di pungere, si sia rivelato una pericolosa arma a doppio taglio: c’è infatti voluto lo specialista Heed per porre immediatamente rimedio a un’indecisione di Formenton, costata la rete in shorthand dell’ex Burren. Il piglio, ottimo, è successivamente rimasto quello anche in avvio di terza frazione, senza tuttavia la necessaria concretezza. E questo sia prima (si veda l’ennesimo ferro di serata, l’asta colpita da De Luca) sia dopo il determinante gol firmato Rathgeb, emulato da Haas per il punto della definitiva condanna a porta sguarnita. Che dire all’allievo Ambrì, allora? Non si scoraggi, l’attitudine c’è e c’è stata sino all’ultimo: l’ha dimostrato lo stesso Lilja a un nulla dal 60’, d’altronde. A presto per un nuovo test, quindi, o a Bien(ne)tôt.
La sintesi dell’HCAP dal minuto 12’05”
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NL, l’intervista a Dario Bürgler (19.01.2024)
RSI Hockey 19.01.2024, 22:27
![](https://cleaver.cue.rsi.ch/public/incoming/2046147-cvq8si-30308e271e8486ada2447808b5a00a67_30308e271e8486ada2447808b5a00a67_20240119_212551_kf.jpg/alternates/r16x9/2046147-cvq8si-30308e271e8486ada2447808b5a00a67_30308e271e8486ada2447808b5a00a67_20240119_212551_kf.jpg)
NL, l’intervista a Zaccheo Dotti (19.01.2024)
RSI Hockey 19.01.2024, 22:25
Legato a Sport e Musica 19.01.2024