Con un Heim e un Formenton in più, vi erano legittimamente maggiori speranze di firmare quella che si poteva classificare a pieno titolo come una piccola impresa. Ed effettivamente l’Ambrì, rinvigorito dall’immediato debutto dei due attesi rientranti, cui si è aggiunto altresì Zwerger, ha finito per sgambettare nella maniera più assurda possibile la corazzata Zurigo. Sì, alla Gottardo Arena la squadra (sino ad oggi) dal miglior rendimento in trasferta è caduta gambe all’aria quando il quinto successo esterno consecutivo pareva cosa fatta: prima acciuffata dalle saette di Spacek in cinque contro quattro (57’17”) e sei contro cinque (59’56”), poi tramortita dal definitivo 4-3 di Heed a inizio overtime. E pensare che, alla luce di quanto visto dal 20’ in avanti, i favoriti avrebbero dovuto imporsi con una certa comodità...
Chi paventava un avvio biancoblù a lenta carburazione, come più volte accaduto questa stagione, si sbagliava di grosso. Senza alcun timore reverenziale nei confronti di una compagine - quella di Crawford - costruita per vincere, Grassi e compagni sono infatti entrati in pista con sana sfacciataggine, palesando da subito l’intenzione di voler aggredire gli avversari. Ma per la nona volta (!) su undici uscite, ecco che a capitolare per primi sono stati proprio i leventinesi, quando (al 6’56”) il polsino di Kukan ha bucato un Conz non impeccabile. Quale arma migliore del solito performante powerplay, tuttavia, per annullare quasi immediatamente il vantaggio ospite? Appunto. Nel giro di neanche 5’ (e dopo che gli zurighesi erano riusciti a resistere per 58” in doppia inferiorità numerica), Lilja si è così ritrovato libero di fare 1-1, l’equo risultato sul quale si è giunti alla pausa iniziale.
Se fino a quel momento le temibilissime individualità offensive dei Lions erano state ben arginate, al rientro dagli spogliatoi Malgin ha però ulteriormente dimostrato a tutti di essere un lusso per il campionato svizzero: strepitosa la cavalcata con cui il numero 62 ha in sostanza giustificato appieno i soldi spesi per la trasferta dai propri fan, lì a qualche metro di distanza. Un gol, questo, che ha fatto da preludio a minuti di puro e impietoso dominio biancorossoblù (20-3 il computo dei tiri in porta nella seconda frazione), anche se solo centimetri beffardi - si vedano i clamorosi ferri di Bürgler e Formenton - hanno negato il nuovo pareggio locale ancor prima del 40’. Scosso dai rischi corsi, lo ZSC si è allora voluto tutelare con una terza rete, la fucilata di Andrighetto in powerplay (42’12”). Match chiuso, dunque? Sembrava proprio di sì, complice la penalità di partita comminata a Eggenberger poco più tardi, eppure nei pazzi, imponderabili istanti finali la sopracitata doppietta del ceco ha delineato uno scenario difficilmente concepibile. Ora quindi, se la convinzione resterà la stessa anche domani, l’idea di tornare a sbancare Ginevra oltre due anni dopo non appare certo utopica.
A tutto hockey (14.10.2023)
RSI Sport 14.10.2023, 23:50
NL, l’intervista a Inti Pestoni (14.10.2023)
RSI Sport 14.10.2023, 22:33
Il servizio con Alex Formenton e Michael Joly (Rete Uno Sport 15.10.2023, 12h30)
RSI Sport 15.10.2023, 11:46
Il servizio con Inti Pestoni (Rete Uno Sport 15.10.2023, 10h00)
RSI Sport 15.10.2023, 10:20
Il commento di Omar Gargantini (Notiziario 15.10.2023, 09h00)
RSI Sport 15.10.2023, 08:58
Legato a Sport e Musica 14.10.2023