La Spengler spazza via la polvere dalla bacheca del Friborgo

Sono sostanzialmente bastati dieci minuti al Friborgo per mettere in bacheca la 96a Coppa Spengler, suo primo trofeo della storia. Nell’inedita finale del prestigioso torneo grigionese - anche quest’anno seguito sugli spalti da un pubblico numerosissimo, capace di riempire l’Eisstadion in tutte e undici le partite - i burgundi hanno piegato per 7-2 la (poca) resistenza dei sorprendenti Straubing Tigers, giunti alla quinta partita in altrettanti giorni e parsi non avere più benzina per ambire al colpo grosso.

A testimoniare che sarebbe stato un ultimo atto a senso unico si sono rivelati già i primi attimi, quando i friborghesi sono stati bravi a cogliere impreparati i tedeschi colpendo con De la Rose e Lilja nel giro di 1’32”. Dopo il timeout chiamato da Pokel, la squadra della DEL si è subito fatta sotto con il punto di Brunnhuber (2’00”), rivelatosi però un fuoco di paglia. Sì, perché il Gottéron ha allungato con Marchon (3’02”) e Bertschy (9’38”), incanalando definitivamente la sfida sul parziale di 4-1.

Già superiore e sorretto da una condizione atletica migliore rispetto a quella degli avversari, il Friborgo ha poi dilagato e controllato l’incontro con i punti di Brennan, Vey e Borgman a ribadire la superiorità nonostante il momentaneo 2-6 di Zimmermann. La festa alla Spengler è allora potuta scattare con ampio anticipo, in attesa di capire se i Dragoni si ripresenteranno a difendere il titolo il prossimo anno o se cederanno il loro posto al Langnau.