La Svizzera rispetta la logica contro la Gran Bretagna

Non si è trasformata nella classica passeggiata di salute, come qualcuno prevedeva nel prepartita, ma la Svizzera ha fatto ampiamente il suo lavoro. Il 3-0 inflitto alla Gran Bretagna nel quarto match dei Mondiali di Praga e Ostrava legittima le ambizioni di classifica della truppa di Fischer, sempre al comando del Gruppo A a quota 11 punti in attesa della partita in meno disputata dal Canada, tra i prossimi avversari al pari di Danimarca e Finlandia.

Come prevedibile l’inizio di gara alla O2 Arena è stato tutto di marca rossocrociata, con tre tiri scagliati e un rigore fallito da Fiala nel giro di 1’33”. L’atteggiamento, perlomeno all’inizio, è stato quello giusto ed è stato premiato già al 3’48” con l’1-0 di Hischier, abile a ribadire in rete una conclusione di Josi arrivata dopo un lungo momento di pressione nel terzo offensivo. Schierata con Schmid tra i pali, 7 difensori (dentro Jung, fuori Fora) e 13 attaccanti (Scherwey di nuovo in pista), la Svizzera non ha abbassato la guardia, sfiorando il raddoppio con Simion (palo) prima che lo trovasse Kukan con una conclusione non irresistibile per Whistle al 13’36”.

In totale controllo ma punita a livello disciplinare con qualche penalità (evitabile) di troppo, la Nazionale ha poi vissuto l’unico momento di leggero calo al rientro dalla prima pausa. Nulla di cui preoccuparsi, anche perché l’occasione più ghiotta l’ha avuta Senteler (nuovo palo) e con il passare dei minuti il vantaggio è diventato più ampio grazie a Niederreiter (powerplay 38’26”). A quel punto, con altri tre punti in cassaforte, Josi e compagni si sono limitati a controllare. E pure quel compito, visto lo shutout di Schmid, è stato assolto.