Una prestazione più che positiva e due gol di vantaggio non sono bastati al Lugano per imporsi sul Friborgo e allungare la sua striscia di vittorie. Nonostante siano riusciti a mettere sotto per lunghi tratti la seconda forza della NL e abbiano prodotto più gioco e occasioni, i bianconeri alla fine hanno dovuto cedere il passo ai burgundi, capaci di espugnare la Cornèr Arena per 4-2. Un risultato bugiardo che permette agli ospiti di toccare quota 100 punti e che complica maledettamente la corsa i playoff di capitan Thürkauf e compagni: il successo in rimonta del Berna in casa dell’Ajoie e quello ai rigori del Davos sul Bienne hanno infatti fatto scivolare i luganesi sotto la linea a due partite dalla fine della regular season.
In pista senza l’infortunato Fazzini ma con Marco Müller, al rientro dopo 4 mesi e inserito subito in prima linea al posto di Carr (spostato con Arcobello e Quenneville), i padroni di casa si sono fatti preferire nel primo tempo, centrando anche un palo con Alatalo al 14’. I burgundi non sono dal canto loro stati a guardare, ma Borgman e Diaz hanno dovuto fare i conti con Koskinen. Gli sforzi bianconeri sono finalmente stati premiati in avvio di un periodo centrale dominato: dopo 31” Calle Andersson ha firmato il suo 50o punto per l’HCL con un gran tiro al volo su appoggio da dietro la gabbia di Carr, mentre 4’ dopo Thürkauf in regime di penalità differita ha (probabilmente) toccato sottoporta un centro del nuovo compagno di linea che ha così festeggiato al meglio il ritorno, tagliando al contempo il traguardo dei 200 punti in NL.
Un po’ dal nulla e decisamente contro l’andamento del gioco il Friborgo ha trovato il modo di pervenire al pareggio: al 26’36” Schmidt ha sorpreso una retroguardia luganese sin lì pressoché perfetta e al 35’50” DiDomenico ha infilato il 2-2 dopo che Hausheer si è fatto ingenuamente scippare il puck in uscita dall’angolo. Già vicino al gol verso metà gara, quando Berra si è superato sul tentativo ravvicinato di Carr in powerplay, Il Lugano non ha per nulla accusato il colpo e ha continuato a macinare gioco e a creare occasioni sfiorando il nuovo vantaggio con Joly (due volte) e Arcobello. Se il powerplay di casa ha prodotto tanto senza però riuscire a pungere, quello ospite è stato al suo solito letale: con l’uomo in più è infatti arrivato il 3-2 di Wallmark al termine di una combinazione pregevole nelle prime fasi del terzo tempo. Trascinato dal suo pubblico, il complesso di coach Gianinazzi ha ripreso a caricare a testa bassa ma ha dovuto fare i conti con l’organizzazione difensiva ospite e un Berra insuperabile. E allora le speranze di pareggio sono state definitivamente spazzate via a 58” dalla terza sirena con Marchon che ha chiuso i giochi a porta vuota.
NL, l'intervista a Marco Müller (29.02.2024)
RSI Sport 29.02.2024, 22:20
NL, l'intervista a Luca Gianinazzi (29.02.2024)
RSI Sport 29.02.2024, 22:24
Il commento di Lorenzo Boscolo (Radiogiornale 01.03.2024, 09h00)
RSI Sport 01.03.2024, 08:56
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Il servizio con Luca Gianinazzi (Radiogiornale 01.03.2024, 07h00)
RSI Sport 01.03.2024, 07:07
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Legato a Sport e Musica 29.02.2024