Il cambio di allenatore ha subito fatto bene al Lugano, che completamente trasformato nell’atteggiamento ha messo sotto per 6-3 il Davos nella prima partita dell’era Krupp. Il tecnico tedesco, più che per l’effetto dei ritocchi dei terzetti d’attacco, ha potuto gioire al debutto probabilmente per aver trovato le parole giuste per riaccendere il motore dei bianconeri che negli ultimi tempi si era ingolfato producendo solo un fumo grigio e nocivo. E così i sottocenerini come per magia si sono ritrovati colorati come le loro maglie, impreziosite dalle impronte di mani dei bambini affetti da malattie generiche rare ai quali era dedicata la serata per sensibilizzare il pubblico sul tema.
Il 59enne, in assenza di Sekac sospeso, ha dato fiducia a sorpresa a Huska in porta, mantenendo le coppie di difesa intatte e spostando qualche pedina in attacco, con solo la quarta linea, quella guidata da Canonica, completamente rivista rispetto all’ultima uscita. Ma è soprattutto a livello mentale che si è fatta subito sentire l’aria nuova arrivata alla Cornèr Arena, che ha accolto il 59enne con molti seggiolini vuoti e la contestazione verso la società della curva, che coperta dal telone a inizio partita ha potuto solo intuire le due reti nel giro di 21” di Marco Müller e Fazzini che hanno dato ulteriore sicurezza nei propri mezzi a Thürkauf e compagni.
Dopo il botta e risposta tra Kessler e Carr in powerplay a metà primo tempo, è stato lo stesso capitano bianconero a mettere tre lunghezze tra la sua squadra e i grigionesi nel periodo centrale, a testimoniare l’intensità e la fiducia improvvisamente ritrovate, con i sottocenerini che hanno pattinato di più e con maggior grinta meritando il vantaggio. Il Lugano ha poi resistito nella seconda metà del confronto alla reazione dei gialloblù, che dopo la rete di Tambellini hanno cambiato portiere e colpito il palo con Fora. Il difensore ticinese si è rifatto dopo la seconda pausa con il gol del 4-3, ma i luganesi hanno difeso con i denti, dimostrando di aver cambiato piglio dopo l’arrivo di Krupp, per poi mettere in cassaforte il successo con Arcobello e ancora Carr a porta vuota.
A tutto hockey
A tutto Hockey 17.01.2025, 23:00
NL, l’intervista a Uwe Krupp (17.01.2024)
RSI Sport 17.01.2025, 22:55
NL, l’intervista a Luca Fazzini (17.01.2025)
RSI Sport 17.01.2025, 22:22
Legato a Sport e Musica 17.01.2025