Lugano superiore al Friborgo, ecco i playoff

di Ariele Mombelli

Tutto è bene quel che finisce bene, verrebbe da dire. Sì, perché pur prendendola alla larga, dopo aver scherzato a lungo con il fuoco in regular season e partendo di rincorsa dai pre-playoff, il Lugano è infine riuscito a qualificarsi per i giochi che contano: i playoff. Forti del break di gara-1 nel best of 3 intermedio contro il Friborgo, i bianconeri non hanno sciupato la prima occasione per chiudere i conti, piegando i burgundi per 2-0 nella seconda sfida alla Cornèr Arena. Ai quarti di finale, al via martedì prossimo, si troveranno di fronte il Ginevra.

Senza l'ammalato Riva, sostituito accanto a Mirco Müller da Wolf, i padroni di casa hanno approcciato alla grande la sfida. Tante, infatti, sono state le occasioni create, ma per il gol d'apertura si è dovuto attendere il 34'42", quando Josephs, al primo powerplay, ha sfruttato l'ottimo lavoro di Morini e il rebound concesso da Berra. In precedenza, Fazzini e compagni avevano superato indenni una penalità sul conto di Andersson. Onestamente poca roba, soprattutto sul fronte offensivo, il Friborgo, apparso quasi impotente di fronte alla solidità della retroguardia bianconera. Qualcosa in più i Dragoni hanno mostrato solo nel terzo periodo, ma il solito Koskinen ha abbassato la saracinesca, prima del gol a gabbia sguarnita di Granlund al 59'06".

Quello ottenuto questa sera, in ogni caso, è un risultato che non può e non deve cancellare la lungo anonima stagione dei bianconeri. Va però riconosciuto, soprattutto a Luca Gianinazzi, di aver trovato la quadratura del cerchio in tempo per l'unico obiettivo davvero raggiungibile dopo la sua nomina. Ora, dunque, sotto con i quarti, che il Lugano affronterà sì da outsider ma con due settimane di partite da dentro o fuori alle spalle. La volontà dev'essere quella di farsi perdonare ancora qualcosa.