Che il Rapperswil negli ultimi tempi fosse diventato un avversario alquanto indigesto per il Lugano era risaputo, ma la clamorosa, pesante e umiliante sconfitta rimediata stavolta dai bianconeri con i sangallesi, vittoriosi addirittura 6-1 alla Cornèr Arena, ha ovviamente sorpreso tutti. Sì, perché dopo un derby dominato, anche se vinto solo ai rigori, e il punto conquistato a Kloten ci si aspettava che l’HCL scendesse in pista con un bel piglio. E invece Thürkauf e compagni, spenti, arruffoni e mai capaci di entrare nel match, sono letteralmente naufragati già nel primo periodo, finendo per incassare la sesta sconfitta nei primi nove incontri stagionali, la quinta nelle ultime sei partite.
La prima sorpresa, poi anche questa rivelatasi negativa, è arrivata ancor prima dell’ingaggio d’inizio, quando si è appreso che coach Gianinazzi, privo di Granlund (collo bloccato), aveva scelto di giocare con soli cinque stranieri schierando Arcobello, ma preferendo Schlegel a Koskinen in porta. E il numero 34 non ha decisamente brillato, finendo per cedere il posto al collega finlandese dopo la prima pausa. Ma è tutto il Lugano, non solo il suo portiere svizzero, ad aver deluso stasera, perdendo di fatto la partita, come detto, già nel primo tempo commettendo tre grossolani errori in occasione delle reti di Moy (cambio sbagliato in inferiorità numerica), Aebischer (disco perso da Wolf) e Cervenka (altro puck smarrito nella zona neutra). A tutto ciò va poi aggiunta una lunga fase di superiorità numerica, compresi 36” in 5 contro 3, gettata alle ortiche dai padroni di casa.
Con Koskinen tra i pali a partire dal periodo centrale la musica è cambiata ben poco, ma almeno il gigante finnico ha a lungo impedito al Rapperswil di allungare ulteriormente nel punteggio. Nulla, però, il numero 19 ha potuto in occasione del 4-0 firmato ancora da Moy a ridosso della seconda sirena. Rete, questa, che ha scatenato la contestazione di una Curva Nord che fino a quel momento aveva continuato a sostenere la sua squadra. Protesta poi continuata nel terzo conclusivo dopo i gol di Maier e Lammer che hanno sancito il momentaneo, umiliante, 0-6 e soprattutto dopo il time out chiamato da Gianinazzi a frittata ormai fatta. E nemmeno il gol della bandiera firmato da Fazzini al 55’03” ha reso meno amara la pillola. La stagione è ancora lunga, ma in casa Lugano urge cambiare marcia. A cominciare dagli stranieri, i quali stasera possono prendere esempio dall’eterno Cervenka, giunto alla Cornèr Arena ancora a secco di punti in stagione e ripartito con un gol e due assist messi a referto...
NL, l’intervista a Luca Gianinazzi (A tutto hockey 03.10.2023)
RSI Sport 03.10.2023, 22:14
Il servizio con Luca Gianinazzi (Rete Uno Sport 04.10.2023, 07h00)
RSI Sport 04.10.2023, 10:38
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Il servizio con Calvin Thürkauf (Rete Uno Sport 04.10.2023, 12h30)
RSI Sport 04.10.2023, 12:48
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Il commento di Paolo Laurenti (Notiziario 04.10.2023, 09h00)
RSI Sport 04.10.2023, 10:38
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Legato a Sport e Musica del 03.10.2023