Hockey

Paolo Duca: “La voglia di vincere di tutti era quasi troppa”

Ospite alla Domenica Sportiva il DS ha commentato la stagione dell’Ambrì

  • 18 marzo, 14:13
  • 18 marzo, 16:03
Paolo Duca

Il bilancio del direttore sportivo

  • rsi.ch

Con i playoff ormai entrati nel vivo la Domenica Sportiva ha ospitato in studio Paolo Duca per tracciare un bilancio della stagione invece conclusa dell’Ambrì. Il direttore sportivo dei biancoblù ha stilato un bilancio, iniziando proprio dall’amaro finale: “È mancata un po’ di esperienza, che per affrontare queste partite da dentro o fuori può aiutare a far calare la pressione. Ho avuto la sensazione che in questo senso un pochettino abbiamo pagato. Poi chiaramente abbiamo pagato un po’ il recupero del Lugano nella prima partita, in vantaggio 4-0: quello ha un po’ tagliato le gambe, almeno in quella partita. La seconda era già una buona reazione, poi con il Bienne è stata tirata, ma alla fine è mancato qualcosina”.

La voglia era grande, la fame era grande, però a tratti abbiamo giocato un po’ con le mani e i piedi legati

Il presidente Filippo Lombardi ha dichiarato che parecchi si sentivano già appagati dall’aver raggiunto il traguardo dei play-in: “Non parlerei di appagamento. Chiaramente c’è un calo di tensione quando per settimane e settimane persegui un certo obiettivo e alla fine riesci a raggiungerlo. La voglia di vincere di tutti, dallo staff, dalla dirigenza ai ragazzi in pista era grande, forse quasi troppo. È un peccato perché quest’anno era alla portata, siamo arrivati a fine stagione senza grandi assenze, abbiamo giocato a partire da fine febbraio penso il nostro miglior hockey”.

Siamo arrivati ad avere una costanza in regular season che poi è venuta a mancare in queste ultime quattro partite

“È peccato ma abbiamo sicuramente imparato qualcosa e spero che questo bagaglio di esperienza, anche un po’ questa amarezza, questa frustrazione finale, possano essere riportate alla prossima stagione e trasformate in quella motivazione necessaria per affrontare con la giusta mentalità anche l’estate e prepararsi alla prossima avventura”.

Anche per noi dello staff questo finale sicuramente sarà un bagaglio in più di esperienza

La stagione, nonostante la delusione finale, può considerarsi positiva per i leventinesi: “La scorsa estate sicuramente avrei firmato per un ottavo posto, ma nello sport la fame vien mangiando, quando sei lì e l’opportunità è grande per poter ritornare a giocare i playoff, che mancano da cinque anni, anche per un club piccolo come noi è bello. C’è ancora un po’ di amarezza perché l’occasione era lì e ce la siamo giocata”.

Dauphin non è tra i partenti sicuri ma solo in scadenza di contratto

Da ultimo uno sguardo al mercato con, in primis, l’addio annunciato di Spacek: “La partenza di giocatori come lui purtroppo è un po’ la natura della nostra società. A noi di trovare e scoprire questi talenti, valorizzarli, approfittare delle loro prestazioni. Lo avremmo tenuto volentieri e anche lui sarebbe rimasto volentieri ma a condizioni che per noi non erano fattibili e ci può anche stare, ma all’inizio fa un po’ male. È da un po’ che siamo al lavoro ma sarà dura trovare un giocatore al centro con le stesse caratteristiche. I talenti però sono là fuori, vanno individuati e poi bisogna avere anche un po’ di fortuna perché l’integrazione è difficilmente prevedibile”.

Lo studio con Paolo Duca da 1h05’55”

1:40:51

La domenica sportiva

La domenica sportiva 17.03.2024, 18:30

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