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Si salva solo Joly nella settimana terribile del Lugano

Dahlström è ormai una costante negativa, anche il coach in difficoltà

  • 4 novembre, 09:43
Gianinazzi

Gianinazzi dovrà trovare dei rimedi

  • Ti-Press
Di: Paolo Laurenti 

Nel fine settimana post “Halloween” il Lugano ha visto le streghe. I bianconeri hanno indossato il costume più spaventoso, quello di una squadra smarrita in tutti i reparti e soprattutto senza grinta, aggressività e - ancora più preoccupante - senza emozioni. L’assenza di Thürkauf è pesantissima e ha sicuramente scombussolato i piani, ma non basta per giustificare un ultimo mese a dir poco negativo culminato con la brutta prestazione contro il Ginevra e quella disastrosa di Kloten. La media punti è precipitata: media da 11esimo posto.

* Michael Joly: l’unico che ci prova, l’unico in grado di inventare qualcosa grazie alle sue indiscusse doti tecniche, ma spesso predica nel deserto.

- Jiri Sekac: non ingrana. Si fa notare nel fine settimana per i 12’ di penalità contro il Ginevra (mentre la squadra era sotto di due reti) e per aver approfittato del regalo di Waeber a Kloten. Poco altro, come la sua stagione fino a ora: solo 2 reti, una a porta vuota, e un poco invidiabile -11, tra i peggiori dell’intera lega (peggio han fatto solo 3 elementi dell’Ajoie Palve -12, Nättinen -13 e Brennan -18).

-- Luca Gianinazzi/Hnat Domenichelli: la squadra si è persa. Gioca, difende e attacca male. Grandi assenti inoltre le emozioni sul ghiaccio. La rosa è corta e gli stranieri arrivati dal mercato stanno deludendo. I giovani non crescono e non portano punti. Il time-out non chiamato a Kloten con la squadra in balia degli eventi ha lasciato perplessi. La pausa farà bene, si spera, non solo ai giocatori.

--- Calle Dahlström: un disastro. Ne combina una a partita. Comica la penalità rimediata contro il Ginevra nel terzo tempo quando scaglia il disco in tribuna. Non contento poi affronta Hartikainen alle assi con la rabbia di un agnellino, permettendo al finlandese di ispirare la terza rete ospite che chiude la gara. A Kloten invece il colpo da maestro, con quel disco regalato nel proprio terzo ad Aaltonen. Era stato definito un classico difensore “stay at home”. E probabilmente ci rimarrà, a casa, con l’arrivo di Schultz…

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A tutto Hockey 02.11.2024, 23:00

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