Un Lugano troppo poco concreto si arrende al Ginevra

Il Lugano non ha saputo confermarsi dopo la vittoria a Berna uscendo sconfitto per 3-1 dalla sfida con il Ginevra. I romandi, che arrivavano alla Cornèr Arena reduci da quattro ko consecutivi, sono riusciti a sfruttare meglio le proprie occasioni e gli errori dei sottocenerini, imponendosi grazie a un gol per tempo. I bianconeri possono dal canto loro recriminare per un primo terzo giocato sottotono e la mancanza di concretezza al cospetto di Raanta.

Sul ghiaccio con lo stesso line-up rispetto a martedì, i padroni di casa hanno faticato a entrare in partita subendo la verve dei romandi, che dopo due grosse occasioni di Praplan, ipnotizzato da Schlegel, e Miranda, andato a colpire l’asta, hanno trovato meritatamente il vantaggio con l’ex di turno Granlund in powerplay al 7’11”. Il primo tempo è proseguito con molti errori in fase d’impostazione da una parte e dall’altra e con Spacek che ha sprecato una grossa occasione a tu per tu con l’estremo difensore di casa in inferiorità numerica, mentre Fazzini e compagni non sono riusciti a creare pericoli nell’occasione con l’uomo in più.

Il raddoppio di Manninen poco dopo il rientro dagli spogliatoi (21’31”) ha dato la scossa alla truppa di Gianinazzi, che ha alzato il proprio livello creando diverse occasioni e riuscendo infine a dimezzare lo scarto al 31’33” grazie a Carr, che ha così festeggiato con il quarto sigillo stagionale il suo 33o compleanno. Il Lugano ha quindi continuato con veemenza a cercare il pareggio, incassando però al 50’14” il decisivo 3-1 di Chanton. Una penalità inflitta nel finale ad Arcobello ha difatti definitivamente affossato le speranze di rimonta dell’HCL, alla quinta battuta d’arresto nelle ultime sei partite.

Legato a Sport e Musica del 01.011.2024