Serviva una prova di carattere ma forse il Lugano che questa sera ha battuto 7-4 il Servette alla Cornèr Arena è persino andato oltre. Concentrati in difesa, intensi per tutti e 60 i minuti e per una volta pure capaci di sfruttare alcune delle diverse occasioni create, i bianconeri hanno ampiamente meritato la vittoria, dando pure le risposte in termini di voglia di lottare insieme e presenza sul ghiaccio che coach Gianinazzi andava cercando. Per capire se l’HCL ha realmente svoltato serviranno altre prove di questo livello, ma intanto i tifosi, che hanno incitato a gran voce Thürkauf e compagni per tutto il tempo, possono tirare una bella boccata d’ossigeno e godersi il ritorno a un successo pieno che mancava ormai da 6 partite.
In pista con Koskinen a difesa della gabbia e praticamente lo stesso line-up naufragato martedì contro il Rapperswil (fatta eccezione per il rientro di Canonica in 4a linea), i padroni di casa hanno iniziato la sfida contro i campioni in carica con il piglio giusto. Il sostanziale equilibrio dei primi minuti è stato rotto dalla prima penalità ai danni di Verboon, che all’8’11” ha portato all’1-0 in shorthand di Arcobello. Qualche secondo prima, sempre in inferiorità numerica, l’attaccante americano si era visto annullare un incredibile gol con Mayer fuori dai pali per fuorigioco di un compagno. Il Lugano ha in seguito sfiorato più volte il raddoppio, caduto invece in avvio di periodo centrale con il guizzo dietro la gabbia ginevrina di un Marco Müller che è finalmente riuscito a sbloccarsi. Grazie a una generosa superiorità numerica, il Servette ha accorciato le distanze con Jooris, a cui ha però prontamente risposto Wolf con un gran tiro nel sette che ha fatto secco Mayer per il 3-1.
Nonostante una clamorosa parata di gambale di Koskinen, il powerplay degli ospiti è tornato a fare male con il tocco in mischia di Hartikainen. Una nuova mischia, decisamente più accesa, si è poi creata per il brutto intervento di Bertaggia su Morini, con l’ex di turno e (inspiegabilmente) Mirco Müller finiti sotto la doccia anzitempo. Gli sforzi bianconeri sono poi stati ripagati in avvio di terza frazione con l’uno-due che ha incanalato definitivamente la sfida: dopo aver mancato due grosse opportunità dalla sua mattonella nel primo tempo, Fazzini si è riscattato con un missile al volo a cui ha fatto seguito 81” dopo il 5-2 del casco giallo Thürkauf. Tutto finito? Macché! Forse l’unico pasticcio difensivo di serata dei ticinesi ha portato alla facile rete di Haapala. Le speranze di rimonta dei ragazzi di Cadieux sono però durate davvero poco, perché il Lugano non ha fatto una piega e con il primo gol stagionale di Ruotsalainen ha riportato a 3 le lunghezze di margine con poco meno di 10 minuti ancora da giocare. Un vantaggio incolmabile per un Servette ancora a secco in trasferta quest’anno, malgrado il 6-4 di Haapala. Prima della terza sirena c’è stato ancora tempo per il definitivo 7-4 di Carr in 5 contro 3 e una nuova bagarre collettiva.
NL, l’intervista a Luca Gianinazzi (06.10.2023)
RSI Sport 06.10.2023, 22:31
NL, l’intervista a Marco Müller (06.10.2023)
RSI Sport 06.10.2023, 22:35
Il commento su Lugano-Ginevra (Rete Uno Sport 07.10.2023, 08h00)
RSI Sport 07.10.2023, 08:14
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Il commento sulle partite delle ticinesi (Radiogiornale 07.10.2023, 09h00)
RSI Sport 07.10.2023, 08:14
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Legato a Sport e Musica 06.10.2023