“Un alone di mistero che tende ad alimentare il suo mito”

Sono passati esattamente dieci anni dal grave incidente occorso sulle piste da sci di Méribel a Michael Schumacher. Il campione tedesco di Formula Uno, che stava praticando fuori pista insieme ai suoi famigliari, sbatté la testa contro una pietra. Quel giorno finì in coma e da allora le sue condizioni di salute sono avvolte nel mistero. “Questo per una precisa volontà della famiglia, soprattutto della moglie Corinne, che ha imposto dei limiti molto stretti e stringenti anche a quei pochi amici di famiglia che vanno a trovare”, ha spiegato Paolo Ciccarone, giornalista che segue da vicino le vicende della F1.

Difficile, però, capire la motivazione della famiglia, soprattutto a dieci anni dall’accaduto: “È una decisione che sembra quasi voler proteggere la figura di Michael come sportivo e campione, piuttosto che la sua salute e la sua privacy come uomo. L’attenzione attorno alle sue condizioni è ancora altissima, tanto che la stampa continua a parlarne. Dunque mi chiedo se questo alone di mistero, più che a far dimenticare Schumacher tenda ad alimentarne il mito e le sue imprese in pista”.