Si è chiusa ieri una stagione di Formula 1 emozionante, completamente diversa rispetto a quanto ci si potesse attendere a febbraio 2024. Eppure l’inizio aveva rispettato le attese, con la Red Bull di Max Verstappen che ha sempre, o almeno spesso, fatto corsa in testa da sola. Qualcosa è poi cambiato, McLaren, Ferrari e Mercedes hanno colmato il gap con la vettura del team austriaco, il quale si è fatto sfuggire il titolo costruttori anche per la pessima stagione di Sergio Perez. Di seguito i migliori e i peggiori tre del Mondiale 2024.
+++ Max Verstappen: prima il 2024 pare una copia del 2023, poi si trasforma in una lotta con tanti piloti coinvolti. Lui però non batte ciglio, sbaglia pochissimo e da quando non ha più la macchina migliore raccoglie spesso il massimo possibile. Inoltre, nel corpo a corpo dimostra una spietatezza tipica dei grandi campioni. Il titolo è meritato, ma il prossimo anno aspettiamo al banco lui e soprattutto la Red Bull, che in particolare per le lotte interne ha vissuto un’annata tormentata.
++ Ingegneri McLaren: non la squadra impegnata in pista nei weekend, che in certi casi non ha gestito al meglio le situazioni, e nemmeno Lando Norris, autore sì di una buona stagione complessiva, macchiata però da diversi errori che l’hanno costretto forse troppo presto ad alzare bandiera bianca nella lotta al titolo piloti. La vittoria del campionato costruttori è principalmente il frutto del lavoro degli ingegneri, che hanno trasformato la vettura da una delle peggiori a inizio 2023 alla migliore entro la fine del 2024.
+ Pierre Gasly: inizialmente sopravvive a una monoposto inadeguata e a un ambiente non particolarmente disteso all’interno del team. Quando la vettura inizia a migliorare vince per distacco il travagliato confronto interno con Ocon, il quale nella seconda metà di stagione ha poi vissuto da separato in casa. Il podio in Brasile e il decimo posto nella classifica piloti sono la ciliegina sulla torta di una solida stagione, in cui non ha provocato nemmeno un singolo danno alla sua monoposto. Eroico.
--- Perez e Stroll: si sono visti annichilire dai compagni di squadra. Complessivamente sono entrambi dei piloti di buon livello, sia chiaro, ma il loro posto è sembrato occupato più per meriti economici che qualitativi. Dal messicano non è arrivato nemmeno un acuto e ben presto avremo notizie sul suo futuro, mentre il canadese ha sofferto una vettura non all’altezza e ha rimediato delle figuracce, come quella in Brasile.
-- Sauber: avrebbe potuto esserci anche l’Aston Martin, ma la scuderia svizzera ha effettivamente bucato il Mondiale 2024. L’obiettivo a inizio anno era quello di migliorare il nono posto nella classifica costruttori della passata stagione, ma non ha mai lasciato il fondo dello schieramento e i primi punti sono arrivati solo al penultimo appuntamento. Tante le incognite sul futuro, ma se la vettura non dovesse diventare un po’ più competitiva il prossimo anno, l’ultimo prima dell’arrivo di Audi, il calvario continuerà.
- Mohammed Ben Sulayem: il presidente della FIA ha gestito in maniera molto discutibile il rapporto con i piloti, i quali hanno preso posizione contro di lui. Nel mirino le sanzioni sul linguaggio, la mancanza di chiarezza sull’utilizzo dei proventi delle multe e la poca trasparenza in alcune scelte. Vedremo se in futuro saprà dimostrare maggiore lungimiranza e intelligenza relazionale.
Rete Uno Sport
Rete Uno Sport 09.12.2024, 12:50
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