Qinwen Zheng eredita lo scettro olimpico di Belinda Bencic

È Qinwen Zheng (WTA 7) l’erede della rossocrociata Belinda Bencic nel torneo olimpico femminile di tennis. La cinese ha fatto suo l’ultimo atto contro Donna Vekic (21), arresasi con i parziali di 6-2 6-3. Fatali lungo l’arco dell’1h46’ di gioco per la croata due momenti cruciali: l’inizio difficoltoso, che l’ha costretta a inseguire per tutto il primo set e l’ottavo game del secondo set, momento in cui ha perso il servizio dopo le prime vere titubanze manifestate dalla 21enne di Shiyan. Ecco allora che per l’asiatica è arrivata la prima affermazione di prestigio nei grandi tornei, confermando così la grande crescita che l’ha portata fino alla finale degli Australian Open di quest’anno. Una medaglia d’oro storica per la Cina, la seconda nel tennis dopo quella di Li Ting - Su Tiantian nel doppio femminile nel 2004.

In campo maschile si è giocato la finalina che valeva il bronzo, andato a Lorenzo Musetti (ATP 16). L’italiano ha battuto dopo più di 2 ore e un quarto il canadese Félix Auger-Aliassime (19) per 6-4 1-6 6-3.

È arrivata grazie a una super rimonta la medaglia d’oro per Matthew Ebden e John Peers. La coppia australiana ha battuto 6-7 (6/8) 7-6 (7/1) 10-8 Austin Krajicek e Rajeev Ram in una finale tiratissima giocata colpo su colpo. Il discorso medaglia d’oro è stato messo in discussione soprattutto nel secondo set - sul parziale di 4-2 dopo il break in favore degli statunitensi - ma con una grande reazione gli oceanici hanno saputo ribaltare la loro sorte e invertire la marcia. Al super tie-break l’esultanza definitiva dei Canguri ha dovuto però attendere il quarto championship point a causa di un duo americano mai domo. Stati Uniti di bronzo grazie a Taylor Fritz e Tommy Paul, vincitori nella finale per il terzo posto sui cechi Tomas Machac e Adam Pavlasek per 6-3 6-4.