EURO 2024 - IL COMMENTO

No, non sarà quell’incornata a farci smettere di Rieder

Malgrado tutto ne usciamo vittoriosi, consci del nostro (nuovo?) status

  • 24 giugno, 09:56
  • 24 giugno, 14:53
Svizzera-Germania

Il trio che ha confezionato il vantaggio

  • Imago
Di: Nicola Rezzonico 

“Ah, siete qui per Svizzera-Germania? Vi dico io come finirà - e intanto l’auto gialla scivola via a tutta velocità lungo le strade di Francoforte, davanti allo skyline, bruciando pericolosamente un rosso - ma prima una premessa. Si fa un gran parlare dell’armonia, dell’unità d’intenti promossa da Nagelsmann, eppure mi chiedo come sia possibile che i vari Sané, Müller e Füllkrug accettino sempre di buon grado il confinamento in panchina. All’orizzonte, per me, c’è il rischio malumori. Passando alla Svizzera, finora mi sta convincendo, quindi… mmh, ho un’idea: punto sull’1-1, dandovi fiducia, a patto che mi facciate una promessa”. “Dica pure”: incuriositi, stiamo a sentire Nadir, il taxista incaricato di portarci allo stadio per la conferenza stampa della vigilia. “Casomai ci azzeccassi, potreste includere questa conversazione nel vostro articolo?”. Via alle risate. Quante ne sapeva, in realtà, quel 60enne di origine persiana. E poiché ogni promessa è debito…

Già, l’ultimo nome - in particolare - continua a risuonare nelle nostre orecchie con eco beffarda: Niclas Füllkrug (scherzi a parte: come si fa a preferirgli Havertz?). Perché soltanto la sua maledetta capocciata ci ha impedito di sublimare 91’ minuti da applausi con il raggiungimento di un triplice traguardo storico: il primo posto nel girone (impresa riuscita un’unica volta, 18 anni fa… in Germania), il primo sgambetto su suolo tedesco dal novembre 1956 in poi (anche allora si giocava a Francoforte, dove aprì le danze il mitico Riva IV), l’immediata, prima vittoria… al primo scontro diretto nel quadro di un Euro. Non avremmo rubato nulla, anzi, tutte aspirazioni legittime. Tutti premi meritati per un gruppo che in questa settimana, a conti fatti, ha già vinto la sua prima scommessa, riaccendendo la fiamma dell’entusiasmo collettivo (che tributi per mister Yakin!) grazie al mix tra leader sempre più leader (Akanji, ve lo ricordate a novembre? Xhaka, due volte “Man of the Match”; Ndoye, il secondo marcatore elvetico più giovane nella storia della competizione, dopo Vonlanthen) e outsider “prontissimi all’uso” (i già lodati Aebischer e Duah, oltre a un Rieder riemerso dall’oblio post Brasile-Svizzera).

Sarà stata la “febbre da derby”, considerando che solo sette, tra i nostri 26 (Jashari, Aebischer, Freuler, Rieder, Okafor, Ndoye e Amdouni), non hanno mai giocato per un club tedesco? Oppure è semplicemente il nuovo standard, uno standard che sì, ammettiamolo, ci fa sognare? Noi, in ogni caso, ne usciamo vittoriosi. Mentre Nagelsmann e i suoi, tanto pregni di ambizioni, dovrebbero guardarsi attentamente allo specchio. Così facendo non si arriverà fino in fondo. Così facendo non s’interromperà un digiuno lungo 28 anni. Così facendo, insomma, non si sazierà la fame di un Paese i cui recenti titoli continentali provengono esclusivamente dall’ambito giovanile. A proposito: lo sapevate che nel 2021, quando l’U21 tedesca si issò per l’ultima volta sul trono, vi era anche il bianconero Mai tra i protagonisti? Accanto al fenomeno Wirtz, il buon Lukas trasformò un rigore fondamentale nel quarto con la Danimarca. Ah, non come a Be… Alt, fermi tutti: questa è un’altra storia. Teniamo viva l’allegria.

02:27

Euro 2024, il servizio su Svizzera-Germania (Telegiornale 24.06.2024, 12h30)

RSI Sport 24.06.2024, 14:51

02:59

Euro 2024, highlights di Svizzera-Germania (23.06.2024)

RSI Sport 23.06.2024, 23:04

Legato a Rete Uno Sport 24.06.2024, 07h00

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