Solo la Spagna è effervescente quando i punti iniziano a contare

Se nella prima giornata degli Euro 2024 tutte o quasi le Nazionali avevano puntato sul gioco, ognuna con le potenzialità a disposizione, in questa seconda tornata di incontri il risultato ha iniziato a contare eccome. In media le partite sono state meno aperte e di conseguenza le occasioni, e le reti, sono diminuite, passando da un totale di 34 a 27. Lo spettacolo non è comunque mancato, ma le sfide hanno avuto più momenti interlocutori e si è iniziato a fare calcoli, con il primo 0-0 che è arrivato proprio da uno dei confronti più attesi, Francia-Paesi Bassi, due compagini conscie che un punto sarebbe stato prezioso.

Tra le selezioni che avevano impressionato in bene al primo giro, solo la Spagna ha continuato sull’onda pur avendo bisogno di un’autorete per battere l’Italia (che non ha ancora convinto), mentre Germania, Francia, Paesi Bassi, e ci inseriamo pure la Svizzera, hanno mostrato qualche pecca. Senza dimenticare la favorita dei bookmakers prima dell’inizio della rassegna continentale, l’Inghilterra, che è finita al centro delle critiche, con Southgate accusato di non aver saputo dare un gioco alla sua squadra ricca di giocatori talentuosi. Ci sono però state anche formazioni capaci di riscattarsi, a partire dal Belgio, che aveva già mostrato un buon gioco al debutto ma che non era stato efficace. Sulla stessa lunghezza d’onda l’Austria, che dopo una bella prestazione contro i francesi ha vinto alla grande contro la Polonia, prima e per ora unica eliminata dalla competizione. L’Ucraina dal canto suo, dopo tre tempi immersi nel grigiore, è stata capace di riscattarsi. Mentre il Portogallo ha approfittato degli errori delle avversarie per staccare già il biglietto per gli ottavi come tedeschi e spagnoli.

In tutto questo però si continua ad essere molto attenti e disciplinati, visto che il rosso di Porteous nella partita inaugurale è ancora per ora l’unica espulsione e che dopo i due rigori del primo turno ne sono arrivati due anche nel secondo, quelli trasformati da Arnautovic e Mikautadze. A mancare non sono invece gli autogol, ora saliti a quota 6, nonostante quello di Schär sia stato cancellato e data la rete a McTominay. Autoreti quindi in testa alla classifica dei marcatori, che vede solo Musiala, Schranz e Mikautadze a quota 2.