Gli anni ‘80 iniziano con un montaggio alternato.
Io e mio fratello che guardiamo dalla finestra i treni con il binocolo.
Stacco. Seveso.
41 bidoni di diossina che da Seveso partono e scompaiono.
Panico. Nessuno sa cosa fare dei rifiuti. Ma come. E prima? Non c’erano rifiuti?
Mio padre ha un libro e un binocolo e ci fa fare un gioco.
Come due spie russe io e Mattia stiamo pomeriggi interi alla finestra a guardare quei vagoni, sotto la striscia arancione c’ è un numero. Uno lo legge. L’altro lo annota. Poi apriamo il libro e cerchiamo. Diossina, policloruro di vinile, diserbante: il libro ci traduce il numero in un prodotto altamente infiammabile contenuto dentro il vagone bianco e anonimo.
Bingo. Un giorno scopriamo che c’è del policloruro di vinile, se il vagone scoppiasse, ci dice entusiasta nostro padre, altro che Seveso, scomparirebbe tutto il Ticino.
Intervisto Franco Cavalli, oncologo svizzero di fama mondiale. È stato, peraltro medico e amico di mio padre.
Che cos’è un tumore?
Di e con Manuel Maria Perrone
Intervista a Franco Cavalli
Attori: Jacopo Fulgi e Pietro Botte
Lettura da “un treno che non scoppia di salute”, Massimilano Zampetti
Archivi: Antonio Perrone, Luigi Mara, Laura Conti, archivi Ena su Bernard Parengaux, pubblicità Mattel, Jorg Sambleth (Gambit di Sabine Gisigher)
Regia: Manuel Maria Perrone
Presa del suono, sonorizzazione, editing: Thomas Chiesa
Produzione Francesca Giorzi
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/2181403