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Elektrees, la buona onda di Giamaica

Nato su iniziativa del produttore Daniel Ciccone, negli anni della pandemia il progetto si è dato una struttura da vera band. “Devil Inna Earth” è la più recente testimonianza di questa evoluzione

  • 3 gennaio, 09:06
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Elektrees - Devil Inna Earth

Mx3, Rete Tre 31.12.2024, 12:40

  • Mx3.ch
Di: Andrea Rigazzi 

Serve qualcosa di rilassante per ripartire in questo 2025. Forse frugando nella categoria “Reggae” troveremo qualcosa che possa fare al caso nostro. Come volevasi dimostrare: ecco che spuntano gli Elektrees.

Gli Elektrees si sono formati attorno a un desiderio. Quello di Daniel “Cicco” Ciccone, anche conosciuto come “Daddy Gorilla”, di collaborare con vari artisti. Ciccone è produttore, compositore e percussionista losannese. Il primo EP degli Elektrees risale al 2016, così come il primo videoclip, girato a Dakar, in Senegal (e allegato qui sotto). Da lì si comincia a girovagare per concerti, condividendo il palco con vere e proprie istituzioni delle musiche originarie della Giamaica, come Lee Scratch Perry e Aswad.

Fin lì però il tutto era rimasto un po’ così, nell’indefinito. È durante il periodo dell’isolamento pandemico che Daddy Gorilla Ciccone e soci decidono di mettere su un gruppo in grande stile. Usciti dal periodo del virus, ecco gli Elektrees presentarsi sul palco con tastiere, percussioni, chitarra, basso, batteria e coriste. Ma, soprattutto, Irie Pit al microfono, con i suoi testi improntati alla tolleranza, al rispetto e all’amore, che rientrano fra i temi preferiti della band. Come vuole il genere di riferimento, del resto.

Da lì sono passati suppergiù cinque anni, e ancora oggi gli Elektrees tengono vivo il piacere di condividere con noi la loro musica. La loro ultima testimonianza in musica è “Devil Inna Earth”. Dal Canton Vaud con tanto faya*!

*Fuoco nello slang del reggae

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