Girovagando con gli Hermanos Perdidos

Sarà che certe sonorità richiamano immediatamente quelle atmosfere, fatto sta che con gli Hermanos Perdidos è subito fiesta. Un immaginario che loro stessi alimentano, e lo si capisce ascoltando le canzoni di “Alerta”, l’ultimo disco pubblicato sul finire dell’anno scorso.

Cuore vagabondo, quello del nostro sestetto bernese, in costante movimento su qualunque mezzo di locomozione valido, che si tratti di treno, bici o dei sempre affidabili piedi (si nota anche una certa sensibilità verso la mobilità sostenibile). Sempre in giro per incontrare e conoscere nuove culture, i nostri ci trascinano in danze vorticose, attingendo al ricettario delle musiche dal mondo. Nei loro pezzi trovi i ritmi dell’America Latina come quelli balcanici: shakerare il tutto assieme a un goccio di ribellione punk e servire a temperatura caliente. Ecco pronte le canzoni degli Hermanos Perdidos! Disponibili in spagnolo, francese e schwyzerdütsch.

Una festosa patchanka che poi così festosa non è. Perché lo sguardo con cui gli Hermanos Perdidos osservano le cose del mondo è malinconico; la direzione presa dal pianeta a loro dire non promette nulla di buono, ed è di ciò che ci avvertono nella loro musica. Un messaggio chiaro fin dal titolo del disco. Inerzia a cui opporsi con la forza cinetica del ballo. Un’amarezza di fondo da non scambiare però per sterile critica: la soluzione proposta dalla band è attivarsi per dare corpo alla speranza, perché essa non può giungere da sola ma «va ricercata nell’azione». Hasta la rumba, Fratelli Perduti.