La Cappella dedicata a Guglielmo Tell è situata sulla riva del lago, ai piedi del monte Axenberg nel Canton Uri, tra Sisikon e Flüelen ed é un luogo emblematico della storia svizzera.
La vediamo raffigurata anche in una stampa d’epoca, inserita nel progetto ideato e voluto dal barone Beat Fiedel Zurlauben, ultimo esponente di un’illustre famiglia della città di Zugo, che alla fine del Settecento curò appunto l’edizione di un’opera mastodontica. Si trattava dei Tableaux de la Suisse o Voyage Pittoresque: un percorso visivo e a tratti enciclopedico compiuto nei Tredici Cantoni e negli Stati alleati del Corpo Elvetico, mediante più di quattrocento stampe tratte da tavole incise su rame con descrizione topografica, fisica, storica, morale, politica e letteraria annessa, fornendo di fatto un quadro dettagliato e completo sull’antica Confederazione.
Nel caso della stampa intitolata “Veduta della Cappella di Guglielmo Tell”, si può notare come il lago dei Quattro Cantoni sia stato raffigurato increspato dalle onde createsi in una giornata piuttosto ventosa, come dimostra anche la nave sullo sfondo dalle vele spiegate e gonfie. In primo piano, si osserva poi una piccola barca, con a bordo dei gentiluomini che passano poco distanti dal tempietto votato al nostro eroe nazionale.
Cappella di Tell, tavola incisa su rame inserita nel Voyage Pittoresque di Beat Fiedel Zurlauben
Un’immagine che testimonia il carattere storico di un monumento simbolo dei miti fondatori della Svizzera, riportando la memoria fino al 1388, quando si presume sia stata edificata una prima cappella a testimonianza del leggendario salto che Guglielmo Tell avrebbe fatto per scendere dall’imbarcazione del balivo Gessler; l’oratorio assurse così a luogo privilegiato per la commemorazione religiosa delle origini nazionali (Cappella di Tell, Hans Muheim, DSS, 15.08.2012).
Muheim sottolinea anche che dal 1561 in questo luogo, che in tedesco è noto come Tellsplatte e la cui cappella da sempre fu dedicata a S. Sebastiano, ogni anno, il venerdì dopo l'Ascensione, una confraternita celebrava una messa di suffragio in ricordo non solo di Guglielmo Tell, ma anche di Werner Stauffacher e Arnold von Melchtal: padri fondatori della Confederazione Svizzera, rimembrando il Giuramento che nel 1291 ebbe luogo sul praticello del Grütli e che siglò quello che sarebbe diventato il Patto Federale stretto tra Uri, Svitto e Untervaldo.
Tellskapelle. Affresco raffigurante Guglielmo Tell, che nel punto ove sorge la Cappella aveva scaraventato la barca con a bordo Ghessler di nuovo in mezzo alla tempesta dandosi poi alla fuga.
Tra il 1589 e il 1590 la Cappella venne poi ampliata (o forse addirittura anche ricostruita) e poi decorata con un ciclo di affreschi dedicato alla vita di Tell, mentre nove anni più tardi vi fu la consacrazione degli altari presenti, votati a S. Sebastiano, S. Guglielmo, alla Trinità, alla Madonna ed a Ognissanti; dal 1645 la processione alla cappella ottenne un carattere di semi-ufficialità poiché i costi furono coperti direttamente dal Canton Uri e, nel 1884, il parlamento urano decise infine di riconoscere la tradizionale processione come una solenne manifestazione cantonale, ancora celebrata all'inizio del XXI secolo.
Tellskapelle. Affresco raffigurante il Patto di fondazione della Confederazione avvenuto sul praticello del Grütli
L’edificio attuale venne eretto nel 1879, decorato con quattro famosi affreschi dedicati al Mito di fondazione svizzero, eseguiti nel 1882 dal pittore basilese Ernst Stückelberg, intitolati «il giuramento del Grütli», «il tiro alla mela», «il salto di Tell» e «la morte di Gessler nella via cava», ossia i passaggi chiave alla base del Mito di fondazione.
Nelle acque circostanti pare poi che re Ludovico II (re di Baviera dal 1864 al 1886) durante un suo soggiorno in Svizzera, avrebbe espresso la volontà di erigere una grande statua di Tell, quale ulteriore simbolo tangibile del salto compiuto dall’eroe nazionale; un’idea mai concretizzata, la quale in modo simile al Colosso di Rodi, avrebbe contemplato la realizzazione di una statua talmente imponente da permettere anche ai grandi battelli a vapore di transitare tra i piedi dell’opera. (fonte: Svizzera Turismo)
Esterni della Cappella di Tell
Oggi l’accesso alla Cappella di Guglielmo Tell è possibile sia procedendo per via lacustre (come si usava fare un tempo), sia camminando su di una strada sterrata a cui si giunge grazie ad un’uscita ben segnalata lungo l’Axenstrasse, sotto cui giace appunto il sentiero che conduce al Monumento storico.