Storia

La musica perduta di Auschwitz

Un documentario segue il viaggio del compositore e direttore di orchestra Geyer nella sua missione di otto anni per mettere insieme i frammenti di manoscritti musicali trovati nel museo di Auschwitz-Birkenau

  • Ieri, 08:22
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Di: Barbara Tartari 

Per 80 anni le struggenti melodie di Auschwitz sono rimaste sepolte nel silenzio, nascoste tra gli archivi di uno dei capitoli più oscuri della storia. Ora per la prima volta questa musica perduta, composta dai prigionieri, può essere riascoltata grazie allo straordinario impegno del compositore britannico Leo Geyer.

Un documentario, “The Lost Music of Auschwitz”, segue il viaggio del compositore e direttore di orchestra Geyer nella sua missione di otto anni per mettere insieme i frammenti di manoscritti musicali trovati nel museo di Auschwitz-Birkenau.

Il film, commissionato da Sky Arts in occasione dell’80esimo anniversario delle liberazione di Auschwitz, segue l’impegno del compositore britannico Leo Geyer nel mettere insieme i manoscritti musicali. Ad Auschwitz c’erano almeno sei orchestre, formate da prigionieri e commissionate dalle SS. Una di queste orchestre era diretta dalla violinista Alma Rosé, nipote del compositore Gustav Mahler, che sfruttò la sua posizione di direttrice per sopravvivere alle camere a gas.

I detenuti orchestranti erano costretti a comporre ed esibirsi per gli ufficiali delle SS mentre le vittime marciavano verso la morte, e la loro sopravvivenza dipendeva spesso dal loro talento musicale. Oltre un milione di persone furono uccise ad Auschwitz durante gli orrori dell’Olocausto.

Il film oltre a seguire Leo Geyer nel suo percorso di ricostruzione dei manoscritti musicali, intreccia alcune potenti interviste agli ultimi sopravvissuti di Auschwitz.

Leo Geyer ha commentato l’opera documentaristica con queste parole: «Dopo molti anni di ricerca, sono felice di poter condividere questa musica con il pubblico per commemorare gli 80 anni della liberazione di Auschwitz. L’Olocausto non dovrebbe mai essere dimenticato. Attraverso questa musica, spero di riunire tutti per ricordare non solo coloro le cui vite sono state salvate grazie al loro talento musicale, ma anche tutti coloro che hanno sofferto e sono morti durante l’Olocausto».

28:01

Auschwitz, luogo vivo

Laser 24.01.2025, 09:00

  • Keystone

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