Dalla finanza al gelato
Oggi il suo mondo è fatto di gelati e sorbetti, ma il percorso professionale di Giulia Missiaglia è iniziato in un settore completamente diverso, come ci racconta quando la incontriamo nel suo laboratorio a Savosa «ho lavorato circa un ventennio nella finanza, poi ha iniziato a non darmi più soddisfazione. Volevo fare qualcosa di creativo e mi stuzzicava il mondo del gelato, così ho deciso di fare dei corsi e ho scoperto che creare il gelato rispecchiava quello che desideravo».
Un cambiamento radicale che l’ha portata nel 2016 ad aprire la sua gelateria «sono partita da zero, ma grazie alla formazione e alla sperimentazione sono riuscita ad arrivare a creare un gelato davvero mio».
La materia prima locale nel gelato
Ad ispirare la gelataia nelle sue creazioni ci sono soprattutto la natura e il territorio che la circonda «spesso le idee nascono per caso, magari quando sono in giro a passeggio con il mio cane nei boschi. Un giorno mi è capitato di raccogliere delle ortiche e ho pensato di abbinarle a una robiolina per creare un gusto nuovo. Ho anche un piccolo orticello a casa da cui attingo per aromatizzare delle creazioni» ci spiega. Giulia Missiaglia si definisce un’artigiana e in quanto tale la materia prima è fondamentale «la vera grande differenza nel lavoro artigianale la si fa proprio con la materia prima, per questo ci tengo particolarmente che sia buona, fresca e anche sostenibile e lavoro il più possibile con i prodotti e la frutta del territorio». Grazie ai prodotti locali e alla sua inventiva nella sua gelateria Gelatiamo Giulia Missiaglia riesce a creare gusti anche insoliti «quest’anno, per esempio, ho proposto il gelato alla formaggella alle erbe, alcuni erano scettici, ma nell’assaggiarlo si ricreduti. Con i formaggi riusciamo a lavorare molto bene, abbiamo usato anche la mozzarella per creare un gusto di gelato».
Anche la frutta spesso è a km 0 e segue il più possibile la stagionalità. Capita anche siano gli stessi clienti a portargliela «ci sono persone che hanno delle piante in giardino che producono molta frutta che magari non riescono a consumare tutta, così succede che mi chiedano se mi interessa per farci il gelato e io sono ben felice quando me la propongono».
Un gelato buono in tutti i sensi
E proprio con i gusti creati con la materia prima locale a Giulia Missiaglia è venuto in mente di cercare di sostenere le aziende colpite dai recenti episodi di maltempo nella Svizzera italiana «è un evento che ci ha toccato, ci siamo immedesimati in queste persone e quindi per sostenerli abbiamo proposto per una settimana ogni giorno un gusto diverso preparato con materie prime del territorio, con il ricavato abbiamo fatto una donazione».
Un’attenzione verso il prossimo che Giulia cerca di portare in gelateria ogni giorno, anche rispondendo alle diverse esigenze alimentari dei clienti «proponiamo sempre gusti di gelato che vanno bene anche per gli intolleranti al lattosio, per i vegani e in generale cerchiamo di ridurre lo zucchero il più possibile». Un occhio di riguardo arriva anche ai fedeli amici a quattro zampe dei suoi clienti, la gelateria infatti offre anche una linea di gelati per cani, anche questi creati in laboratorio con ingredienti adatti.
Le forme del latte
La pulce in cucina 20.01.2024, 12:05
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