Ticino e Grigioni

Un vino solidale per la Mesolcina

Un viticoltore di Lumino ha lanciato un progetto per sostenere chi ha perso tutto con l’alluvione; sulle bottiglie la vignetta di Tognola

  • Ieri, 08:11
  • Ieri, 10:14
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Una delle bottiglie legate all'iniziativa di solidarietà

  • Davide Biondina
Di: sdr

Il moto di solidarietà per la Mesolcina prosegue: privati, associazioni, enti ma anche attività commerciali cercano modi per sostenere la popolazione colpita dall’alluvione. Questo sentimento di vicinanza ha spinto anche degli esercizi commerciali a studiare reti di mutuo sostegno, ognuno nel proprio ambito ma in maniera corale. In questo senso si muove il progetto lanciato da Davide Biondina, proprietario dell’Azienda vitivinicola “Terre d’Autunno” di Lumino.

“Abbiamo una cantina a cavallo tra Ticino e Mesolcina – spiega alla RSI lo stesso Biondina – conosciamo il territorio ed abbiamo deciso di intraprendere questo progetto solidale attraverso la vendita di bottiglie di vino ad hoc. La bottiglia riporta infatti il logo disegnato dal grafico Lulo Tognola che in questi giorni si vede spesso e che reca la scritta ‘Forza Mesolcina’. Naturalmente questa idea è stata condivisa con lui”.

Il vino sarà venduto a privati, grotti e ristoranti, l’idea è di allargare questo progetto alle altre cantine della regione. Ogni bottiglia avrà il logo di Tognola ed una controetichetta che identifica la cantina di appartenenza. Per ogni bottiglia venduta saranno devoluti 7 franchi su un apposito conto per sostenere – dice – chi è stato pesantemente danneggiato da questa catastrofe. 

Ma l’idea del viticoltore guarda anche in un’altra direzione. “Chiaramente – riprende Biondina – la regione è parecchio in sofferenza: in media ed alta valle il blocco per i turisti ed i non residenti mette in difficoltà anche il settore della ristorazione, dei locali, dei grotti. La nostra volontà è quella di mettere queste bottiglie anche in tali locali con il forte invito a frequentarli, non appena sarà di nuovo possibile accedere liberamente a questa regione. Questo è un modo per aiutare la popolazione della Mesolcina, con la quota parte di ricavato delle bottiglie ma, indirettamente, è un modo per sensibilizzare la gente che viene da fuori a sostenere l’economia locale e aiutare anche quei locali che oggi hanno perso fette importanti di clientela. Ho parlato già con alcuni esercizi pubblici, la ritengono una buona idea. L’invito per i privati e gli esercizi pubblici che volessero acquistare il vino è a farsi avanti…”

Il momento della solidarietà

Il Quotidiano 24.06.2024, 19:00

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