La susina di Löhr è il frutto del 2023

Fino a cento anni fa l'agricoltura conosceva una vasta varietà di frutta, la ricerca di efficienza e la razionalizzazione dell'epoca moderna hanno portato invece alla concentrazione su un numero molto ristretto di varietà. Negli ultimi decenni, in Svizzera, diversi programmi di salvaguardia hanno permesso di rimettere in luce il vasto patrimonio di varietà di frutta del nostro Paese.

Forse non tutti lo sanno, ma ogni anno in Svizzera viene eletto "il frutto dell'anno". Chi si occupa di sceglierlo è FRUCTUS, un'associazione che ricerca, salvaguarda e promuove le diverse varietà antiche di frutta in Svizzera. Nel 2023 la scelta è caduta sulla susina di Löhr, un'antica varietà di susine che proviene dal Cantone Berna e viene ritenuta una delle migliori susine da distilleria della Svizzera.

«In Svizzera esistono ben 280 varietà antiche di susine o prugne, e circa un quarto di queste varietà si trova nei cantoni romandi» ci spiega Franziska Oertli dell'associazione FRUCTUS.
In questo ricco paniere troviamo la susina di Löhr, una susina che matura tra metà agosto e inizio settembre, dalla polpa giallo-rossa profumata, morbida, dolce e succosa. Oltre al consumo al naturale, questa susina è perfetta anche per la distillazione.

La scoperta della susina di Löhr avvenne per caso, quando il distillatore Ernst Luginbühl-Bögli nel 1940 trovò nelle vicinanze del villaggio di Oltigen (nel Canton Berna) un albero selvatico carico di piccole susine profumate. Luginbühl-Bögli iniziò a raccoglierne i frutti e a metterli in botte per distillarli nella sua distilleria di Aarberg. Il risultato delle sperimentazioni convinse Luginbühl-Bögli a tal punto da fargli piantare 600 susini nella sua fattoria nella frazione di Löhr (a Seedorf): il frutto venne così battezzato "susina di Löhr". Il distillato di susine inventato a Berna riscosse sempre più successo e la susina di Löhr divenne una materia prima molto ricercata dalle distillerie di tutta la Svizzera; molto presto anche altri agricoltori iniziarono a coltivare questa varietà di susina. La sua coltivazione oltrepassò anche i confini della Svizzera tedesca e francese e arrivò fino alla Germania e all'Austria, regioni in cui ancora oggi viene coltivata.
La coltivazione dei susini di Löhr si diffuse anche grazie al fatto che gli alberi di questa varietà sono poco impegnativi, resistenti e rapidi nella crescita. La pianta fiorisce presto e si adatta bene anche ad altitudini più elevate; come le albicocche, però, è suscettibile alle gelate tardive. La susina di Löhr può essere considerata matura solo quando si stacca dall'albero e ci vogliono circa tre o quattro settimane affinché tutti i frutti cadano; durante questo periodo, è importante raccogliere i frutti regolarmente e consumarli o usarli quanto prima.

Aromatiche e dolci, le susine di Löhr sono ideali per produrre un distillato dal colore trasparente e dall'intenso profumo di marzapane, mandorla e la cannella. Per far affiorare tutti gli aromi, una volta prodotto, questo distillato viene affinato in botti di legno per circa due anni: il risultato è un digestivo vellutato e fruttato dal sapore persistente.
La distilleria di Ernst Luginbühl-Bögli è tutt'oggi attiva e viene gestita dal pronipote Oliver Matter e sua moglie Nicole e i loro campi contano una settantina di susini Löhr.

Per Oliver e Nicole il periodo della raccolta non significa solo avviare la distillazione ma anche «fare torte, confetture o gustarle al naturale appena raccolte» - raccontano.
Le susine di Löhr, infatti, sono perfette anche per la preparazione di torte di frutta – come la Galette di prugne – e deliziose confetture.

Oltre a prugne e susine, in Svizzera esistono 1200 varietà di mele, 600 varietà di pere, 450 varietà di ciliegie, 250 varietà di prugne e susine, 40 varietà di albicocche, 20 varietà di pesche, 16 varietà di mele cotogne, 120 varietà di noce, 120 varietà di castagne: un patrimonio biologico e culturale gigantesco. Nella Svizzera italiana – specifica Franziska Oertli – «ci sono diverse varietà di mele e pere originarie del Canton Ticino o che sono coltivate solo a sud delle Alpi. Oltre alle diverse varietà antiche di castagne».
La conoscenza delle varietà antiche di frutta si sta perdendo, anche tra gli specialisti, questo perché le varietà moderne le soppiantano. L'associazione FRUCTUS, assieme ad altre associazioni presenti sul territorio, vuole contrastare questa perdita. Grazie a convegni, eventi, mostre e corsi FRUCTUS fa conoscere queste varietà antiche e dà informazioni sulla loro coltivazione e sul loro utilizzo. Come puntualizza Franziska Oertli: «eleggendo "il frutto dell'anno", vogliamo attirare l'attenzione su varietà particolarmente interessanti; la storia, gli usi e le caratteristiche di questi frutti costituiscono, infatti, un prezioso patrimonio culturale che va preservato per le generazioni future.»
A questo proposito, a L'Ora della Terra si è discusso dell'importanza della diversità genetica nella flora e nella fauna come fondamento dell’alimentazione futura.

Fonti:
Fructus.ch