La richiesta urgente di rogatoria presentata dalla Corte di Assise di Sondrio nell’ambito del processo per il delitto di Zalende è stata accolta e la procura pubblica dei Grigioni ha già fissato l’interrogatorio dei due valposchiavini che – per motivi diversi – non si sono presentati a processo. L’udienza è fissata per il 14 marzo.
Quel giorno verrà sentito l’ex autotrasportatore che risulta co-indagato sia in Italia che in Svizzera (non varcò il confine per paura di essere arrestato dalla procura valtellinese) per complicità nell’omicidio dei coniugi Ferrari. L’uomo verrà sentito riguardo ai suoi rapporti con Ezio Gatti, il presunto organizzatore del duplice efferato delitto, ora a processo a Sondrio assieme a Ruslan Cojocaru, il moldavo ritenuto il presunto killer. Essendo stato convocato in veste di co-indagato avrà la facoltà di non rispondere alle domande che gli verranno poste dagli avvocati italiani attraverso il procuratore grigionese.
Sarà poi sentito anche il brusiese che avrebbe dichiarato di aver visto ancora in vita una delle vittime – Gianpiero Ferrari, freddato con sua moglie Gabriella Plozza negli uffici della loro ditta il 21 novembre 2010 – parecchie ore dopo la presunta ora del delitto.
Il processo in Italia riprenderà a maggio ed entrerà nelle battute finali. La sentenza è attesa prima dell’estate.
Antonia Marsetti