L'inquinamento da diossine provocato dai fumi del vecchio inceneritore di rifiuti domestici di Vallon a Losanna fa sorgere una domanda: quanti casi analoghi potrebbero esserci in Svizzera? "Di impianti simili negli anni '70 e '80 ce ne erano più di oggi, circa il doppio", spiega Robin Quartier, direttore dell'Associazione svizzera degli impianti di smaltimento dei rifiuti. "Erano più piccoli e con un sistema di trattamento dei fumi molto meno buono. I valori soglia da rispettare inoltre erano pochi". Secondo Quartier, erano comunque un'alternativa a una soluzione peggiore, quella delle discariche, soggette ad incendi che potevano sprigionare emissioni "spaventose".
Quanto scoperto a Losanna "non mi sorprende molto", dice l'esperto, sicuro che in un'area urbana come quella, abitata sin dai tempi dei romani, nel terreno si siano accumulate nel tempo "molte sostanze inquinanti". La misurazione della diossina è tecnicamente complicata, lunga e costosa: si cercano dei nanogrammi di sostanza. Non si fa dunque sistematicamente e su larga scala. Fra i luoghi monitorati c'è Giubiasco, sede dell'inceneritore ticinese, dove "non si riscontrano quantitativi più elevati perché i filtri moderni sono così buoni che le emissioni sono ridotte quasi a zero".
A Losanna si raccomanda di non consumare uova e cucurbitacee di determinate aree
Il pericolo della diossina è legato soprattutto all'alimentazione, perché non è idrosolubile e si accumula nei grassi. Non a caso, uova e cucurbitacee provenienti da alcune aree del capoluogo vodese - ha spiegato lunedì la consigliera di Stato Béatrice Métraux facendo per la prima volta il punto della situazione - sono ora sconsigliate per il consumo. Sono quelle delle aree dove si stima una concentrazione di 100 o più nanogrammi al chilo. Al centro della mappa disponibile consultabile sul sito del cantone si superano i 200.
L'estensione e i livelli di intensità dell'inquinamento del suolo, in una rappresentazione grafica presentata sul portale del cantone
La zona toccata - "una proiezione sulla base dei 126 siti controllati", ha detto Métraux - va dal centro fino a Sauvabelin, toccando anche i Comuni limitrofi di Le Mont-sur-Lausanne, Épalinges e, marginalmente, Pully e Prilly.