Le riserve delle casse malati sono, per diverse di esse, "molto più elevate del minimo richiesto dalla legge". A scriverlo è il Consiglio federale nel rapporto che accompagna una modifica di ordinanza messa in consultazione venerdì e che di fatto allenta le condizioni finanziarie a partire dalle quali gli assicuratori potranno decidere di abbassare le riserve, a tutto vantaggio degli assicurati. Non ci sarà nessun obbligo, però, di farlo davvero.
Attualmente, per una riduzione volontaria è necessario che in seguito resti un margine del 50% sul minimo legale, margine che in futuro non sarà più richiesto. Le nuove norme dovrebbero entrare in vigore nel 2021 e contribuire a limitare l'aumento dei premi nel 2022, se non a ridurli.
Premi che, secondo il Governo, vanno meglio calcolati in rapporto ai costi effettivi della sanità. Oggi, in caso di grandi differenze rispetto alle stime, le casse hanno due possibilità: ridurre le riserve, per l'appunto, o rimborsare gli assicurati, cosa che viene fatta però solo nei cantoni dove la differenza fra premi pagati e costi effettivi era molto elevata. L'Esecutivo vuole assicurarsi che gli strumenti correttivi non vengano sfruttati per acquisire nuovi clienti.
Le riserve sono valutate attualmente a circa 8 miliardi di franchi in tutto, praticamente il doppio di quanto prescritto dalle norme in vigore.