I ricercatori del Politecnico federale di Zurigo (ETH) sono riusciti a sviluppare un particolare tipo di oro superleggero da 18 carati che potrebbe essere utilizzato per orologi, gioielli ed elettronica. La scoperta deriva dalla creazione in laboratorio, avvenuta cinque anni fa, di una pepita da 20 carati così leggera da riuscire a galleggiare sulla schiuma del cappuccino, si legge oggi, venerdì, in un comunicato.
Il materiale si basa su una matrice polimerica, che sostituisce elementi di leghe metalliche, indica la ricercatrice Leonie van 't Hag nella rivista specializzata "Advanced Functional Materials".
"Questo oro ha le proprietà materiali di una plastica", spiega dal canto suo Raffaele Mezzenga, professore all'ETH e già a capo dell'equipe che nel 2015 ha sviluppato per prima l'oro leggerissimo. Al tatto assomiglia più alla plastica, ma brilla come l'oro e può essere lavorato in diversi modi. I ricercatori possono anche regolare la durezza del materiale, modificandone la composizione. L'invenzione è in attesa di brevetto.