Il Ticino è un cantone che vede spuntare sempre più telecamere ma che non ne tiene il conto. È quanto emerso nell’inchiesta di Patti chiari andata in onda venerdì sera sugli impianti di videosorveglianza pubblici. Per accertarne la reale diffusione sono stati contattati tutti i 106 comuni ticinesi, chiedendo il numero di telecamere pubbliche attive sul loro territorio.
E così per la prima volta abbiamo a disposizione un dato complessivo pubblico a livello cantonale, mai emerso finora: 385 telecamere a Lugano, 112 a Bellinzona, 24 a Brissago, … per un totale di 1’969 videocamere di sorveglianza sparse sul territorio. Una ogni 178,8 abitanti.
Sono 102 i comuni che hanno risposto con trasparenza alle sollecitazioni di Patti Chiari, fornendo i dati richiesti. Quattro comuni invece - Gambarogno, Massagno, Vico Morcote e Lavertezzo – considerano il numero di telecamere installate un dato sensibile da non divulgare al pubblico. Una risposta inaspettata visto che la presenza delle telecamere deve essere segnalata. I cittadini, infatti, non possono essere filmati di nascosto, e questo anche per una questione di efficacia: solo se ben visibili le telecamere possono garantire l’effetto dissuasivo.