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"In pensione? Via dal Ticino"

Cresce il numero di chi decide di trascorrere la propria vecchiaia altrove. La testimonianza di Norman e Wanda, espatriati in Francia

  • 8 gennaio 2018, 06:00
  • 23 novembre, 03:31
04:15

Wanda e Norman Pelloni, dal Ticino alla Francia

RSI/Lino Bini 08.01.2018, 06:00

I confederati, e non solo, che decidono di trascorrere la loro vita al di fuori dei confini svizzeri sono sempre più. Lo confermano i dati recenti del Dipartimento federale degli affari esteri, stando al quale gli iscritti presso una rappresentanza estera erano 774'923 a fine 2016; poco più di 200'000 risiedevano in Francia, quasi 90'000 in Germania, circa 81'000 negli Stati Uniti.

Molteplici sono le motivazioni alla base di questa scelta radicale. Tra le principali figurano la ricerca di un clima più dolce e la possibilità di poter risparmiare sulle spese legate alla sanità, al vitto e all'alloggio. Insomma, espatriando è possibile contenere i costi e vivere appieno gli ultimi anni della propria vita, anche con una pensione media di 1'300 franchi al mese.

Quanto ricevono i pensionati all'estero?

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  • RSI

La conferma di questa tendenza l'abbiamo ottenuta parlando con Norman e Wanda Pelloni che, dopo aver trascorso tutta la vita lavorativa tra la Svizzera tedesca e il Ticino, raggiunta l’età della pensione hanno trasferito domicilio e residenza dalla Valle Onsernone a Fréjus, un comune di 52'000 abitanti sulla Costa Azzurra in Francia. “La nostra casa ora è là, qui torniamo solo come turisti, per incontrare parenti e amici…”, raccontano con soddisfazione ai nostri microfoni. Guarda il video in apertura.

Lino Bini

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