Le auto odierne raccolgono informazioni attraverso un sistema chiamato “Event Data Recorder” (EDR), che registra dati come velocità, accelerazione, tempo di reazione, posizione GPS, destinazioni e persino gli scatti delle cinture di sicurezza. Non è però chiaro dove e come vengano immagazzinati e se vengano trasmessi in altri paesi, anche in quelli senza un vero regime di protezione dei dati, come evidenziato da un'inchiesta della SRF.
"Oggi, mentre guido, non so quali miei dati personali vengono archiviati, quando e per quale scopo", ha confermato Bettina Zahnd, responsabile della sicurezza stradale alla EBP Svizzera SA.
I dati immagazzinati dai produttori però possono essere utili, in particolare, nei procedimenti penali. Nel 2019, a Berlino, gli investigatori sono riusciti a chiarire la dinamica di un gravissimo incidente stradale grazie alle registrazioni delle telecamere ottenute da Tesla. Anche gli inquirenti svizzeri utilizzano questi dati, ma necessitano del benestare delle aziende produttrici.