Due condanne per truffa ripetuta e falsità in documenti, e un proscioglimento: questa la sentenza del primo processo in Ticino per truffa in relazione ai crediti Covid, una sentenza pronunciata dal giudice Amos Pagnamenta nel tardo pomeriggio di oggi (venerdì) a Lugano.
Il principale imputato, l'imprenditore 47enne cittadino italiano di origine saudita, è stato condannato a 2 anni e mezzo di carcere (8 mesi dei quali da espiare) più l'espulsione dalla Svizzera per 5 anni. Il fiduciario, condannato dalla Corte anche per esercizio abusivo della professione e che ha agito in correità, è stato condannato a 12 mesi sospesi. Prosciolto invece il contabile.
I due imputati condannati erano riusciti ad ottenere in totale 660'000 franchi di crediti COVID grazie all'allestimento di bilanci falsi delle due società gestite dal 47enne.
CSI 18.00 del 10.12.2020 Il servizio di Christian Gilardoni
RSI Info 10.12.2020, 18:17
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