Ridurre le imposte sulla sostanza per le persone fisiche, diminuire quelle sul capitale per le società e aiutare le famiglie con figli minorenni. Sono questi tre dei più importanti obiettivi del primo pacchetto della riforma fiscale e sociale approvato lo scorso mercoledì dal Consiglio di Stato.
I dettagli della manovra che, da un lato, riduce il carico fiscale per taluni contribuenti e, dall'altro, introduce nuovi sostegni a favore dei genitori con figli minorenni sono stati presentati lunedì mattina a Bellinzona. Ora comincerà l'esame parlamentare.
Meno imposte per chi ha più di 1,5 milioni di sostanza
La novità più incisiva riguarda la riduzione dell'aliquota marginale sulla sostanza per chi ha beni imponibili oltre gli 1,38 milioni di franchi (circa 7'000 contribuenti). La proposta riguarda l'abbandono dell'aliquota marginale (quella che fa pagare di più a chi più ha) a favore di un prelievo proporzionale (uguale per tutti). I primi ad approfittarne, dal 2018, saranno coloro che hanno oltre 2,8 milioni di franchi che si vedranno applicare un prelievo del 3 per mille. Poi, dal 2020, dovrebbe intervenire la riduzione al 2,5 per mille anche per gli altri. Nel periodo transitorio la modifica comporterà minori entrate per 9,5 milioni (5,4 per il cantone e 4,1 per i comuni). A regime saranno invece 26,7 (15,2 e 11,5).
Inoltre viene proposta l'introduzione anche in Ticino del cosiddetto "freno" all’imposta sulla sostanza.
Sgravi per le imprese
Il secondo ambito di intervento riguarda le imprese. Il Governo mira a sgravarle per aumentare l'attrattiva del Ticino ed evitare il rischio di fughe verso altri cantoni. La misura principale individuata (il computo parziale dell’imposta sull’utile nell’imposta sul capitale a partire dal 2018) comporterà minori entrate stimate in 12,3 milioni per il cantone e in 8,9 per i comuni. Ma sono pure previste altre novità per holding e fondi che investono in beni fondiari.
Per incentivare gli investimenti in società o cooperative innovative il Consiglio di Stato prevede invece tre misure a favore delle start-up tramite la riduzione delle imposte sul capitale, l’esenzione dall’imposta di donazione e la defiscalizzazione degli investimenti effettuati dalle persone fisiche.
Il Ticino si dota dell'assegno parentale
Il rafforzamento della politica familiare nel dettaglio
Sul fronte sociale, invece, vi sono alcune misure volte a riorientare la politica familiare, sostenendo direttamente le famiglie. Tra le principali vi è quella per aiutare i genitori tramite un assegno parentale in funzione delle condizioni finanziarie mutate alla nascita di un figlio, ma vi è pure il riconoscimento di una prestazione a quei genitori a reddito modesto che devono collocare il figlio in un nido dell’infanzia o una famiglia diurna.
In secondo luogo, va menzionato il sostegno alle strutture di accoglienza (anche a carattere aziendale), permettendo un miglioramento delle condizioni del settore, in termini, per esempio, di numero di posti o di qualità. La realizzazione di questa misura comporta un impatto annuo di 1,7 milioni di franchi, a partire dal 2019. Infine, la riforma prevede un appoggio alle famiglie curanti, quelle che si fanno carico di persone (spesso parenti) malate.
Evoluzione del numero di posti autorizzati in nidi dell’infanzia e centri extrascolastici in Ticino
Il nuovo assegno parentale ammonta a 3'500 franchi. Ne dovrebbero beneficiare le famiglie del ceto medio: quelle con un reddito lordo annuo inferiore a 140'000 franchi e una sostanza netta non superiore ai 400'000 franchi. Dovrebbe entrare in vigore nel 2019. Si calcola che ogni anno dovrebbe dare una mano ai genitori di circa 2'000 bambini su un totale di circa 2'800 nascite.
Il finanziamento
Per finanziare il complesso della parte sociale della manovra il Governo propone l'introduzione di un contributo supplementare sulla massa salariale a carico dei datori di lavoro affiliati alla cassa di compensazione cantonale nonché a quelle professionale e interprofessionali. Inizialmente dovrebbe fissarsi allo 0,12% per arrivare allo 0,20% nel 2021, una volta che sarà in vigore tutto il primo pacchetto. All'orizzonte se ne prospettano almeno altri due. Poiché, come rileva il Governo, quello appena varato rappresenta il primo passo di un percorso che dovrà portare al "rinnovamento del sistema tributario cantonale necessario per migliorare la competitività del Ticino nel raffronto dell’onere fiscale intercantonale".
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Riforma fiscale ticinese
Il Quotidiano 18.09.2017, 19:00
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CSI del 18.09.17; il servizio di Amanda Pfaendler
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RG 12.30 del 18.09.2017 Le considerazioni del presidente del Governo Manuele Bertoli
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Dibattito a Modem
I contenuti della riforma presentata dal Governo saranno al centro della puntata di Modem (ReteUno alle 8.20) LA RIFORMA PER TUTTI? di martedì 19 settembre con ospiti:
Christian Vitta, Consigliere di Stato (Plr), direttore DFE
Fabio Regazzi, presidente AITI, imprenditore, consigliere nazionale (Ppd)
Ivo Durisch, Granconsigliere Ps (capogruppo)
Michele Foletti, Municipale Lugano e Granconsigliere (Lega)