Chris Cornell, voce dei Soundgarden e degli Audioslave, è morto a Detroit, aveva 52 anni. La notizia è stata diffusa dalla Associated Press. Secondo quanto stabilito dal medico legale, si sarebbe suicidato impiccandosi. Il suo agente, Brian Bumbery, ha dichiarato che la morte è stata "improvvisa e inattesa".
Cornell, nome d'arte di Christopher John Boyle, era nato a Seattle il 20 luglio 1964. Ha contribuito a sviluppare il movimento grunge negli anni '90. Iniziò la sua carriera di cantante nei Soundgarden, nel 1984. In seguito, a partire dal 2001 al 2007, ha formato il gruppo Audioslave. Era stato premiato ai Grammy Award (l'equivalente dei premi Oscar in campo musicale) e aveva ricevuto una nomination ai Golden Globe (il riconoscimento assegnato da una giuria di giornalisti della stampa estera negli Stati Uniti).
AP/M. Ang.
Notizia riferita nel notiziario radiofonico RSI delle 11.00, 18.05.2017
Il commento di Alessandro Bertoglio
Il grunge, uno degli ultimi rigurgiti di salvezza del rock, troppo spesso incline a richiudersi su se stesso ed autocelebrarsi, si sta lentamente dissolvendo. I suoi "eroi", da Kurt Cobain (Nirvana) a Layne Staley (Alice in Chains) e non molto tempo fa Scott Weiland (Stone Temple Pilots), ci stanno lasciando. E per molti, fra i 40 e i 50, il grunge è e sarà per sempre quello che per i rispettivi genitori sono stati Pink Floyd e Led Zeppelin... LA musica.
Per i cinquantenni di oggi, quella di Chris Cornell è... era una delle voci più intense e più significative di una stagione appassionante. Cornell (che nel suo periodo recente aveva dato anche la sua arte in dono ad una colonna sonora per 007) del grunge è stato uno dei principali artefici: era nato a Seattle nel 1964, e proprio la fredda cittadina dello Stato di Washington era destinata a diventare la patria del nuovo rock americano. Lì sono nati e si sono sviluppati i gruppi destinati a segnare profondamente un periodo, breve ma ricchissimo, di quella che i critici chiamano musica "alternativa". Alternativa al pop, all'hip-hop e a tutte le commistioni possibili.
In quella Seattle, tutto girava intorno a una illuminata etichetta discografica, la "Sub-Pop", che avrebbe lanciato i Nirvana ma che, prima, aveva permesso a giovanissime band come i Green River e i Melvins di pubblicare i loro primi lavori. Proprio dall'esperienza dei Green River nascevano i Mudhoney e, soprattutto i Mother Love Bone, guidati dal cantante Andrew Wood, coinquilino di Chris Cornell (che all'epoca era già il cantante dei Soundgarden) e primo della lunga lista di defunti (overdose nel 1990).
Fu Chris Cornell a celebrarlo, insieme a quelli che ora sono i Pearl Jam, con un album/progetto straordinario come "Temple of the Dog".
Quando i Soundgarden (che avevano raccolto i loro importanti successi con album come "Badmotorfinger" o "Superunknown") si sciolgono, Cornell si cimenta come solista e poi fonda un'altra post-grunge band, gli Audioslave. Finché riunisce i Soundgarden per un ultimo album, "King Animal" uscito nel 2012.
Voce intensa, grande presenza scenica, carisma: Chris Cornell era, e ora resterà per sempre, una delle icone del grunge ed uno dei suoi grandi interpreti.
Dal TG12.30:
... e della musica
Telegiornale 18.05.2017, 12:30