I forti del San Gottardo, la zona più fortificata delle Alpi, persa la loro valenza militare, sono sempre più attrazione turistica. Una nuova vocazione che da sabato pomeriggio è ulteriormente valorizzata dall’inaugurazione del nono degli undici percorsi tematici realizzati nell'ambito del progetto transfrontaliero ForTI.
Una postazione camuffata
Il percorso del San Gottardo, che come gli altri si sviluppa su sentieri ufficili e segnalati, rappresenta a testimonianza del sistema di sbarramenti a protezione della Svizzera verso sud costruiti tra Otto e Novecento per proteggere il nord delle Alpi e le più importanti vie di transito. Una caratteristica che rende il massiccio un caso unico. Per illustrarlo gli autori del percorso propongono ai visitatori un’escursione che tocca 14 opere fortificate. Si parte dal Forte Airolo e poi su fino al fortino di artiglieria San Carlo trasformato in albergo La Claustra. Nel mezzo, tra gli altri, Motto Bartola, le opere di fanteria Fieudo, i bunker anticarro della Tremola e i forti Ospizio e Sasso da Pigna diventato museo.
Oltre alla segnaletica, sono stati posati pannelli informativi all’inizio dei percorsi e nei punti di maggior visibilità. Il tutto descritto in un apposito sito.
Diem
Dal Quotidiano:
I segreti delle fortificazioni
Il Quotidiano 28.06.2015, 19:35